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Giocava nel Manchester United e in nazionale poi è diventato prete: “Annoiato dai soldi”

La storia di Phil Mulryne è molto particolare, con una svolta spirituale dopo la chiusura dell’esperienza calcistica ad altissimi livelli.
A cura di Marco Beltrami
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La storia di Phil Mulryne è a dir poco particolare. L'ex calciatore che ha militato anche nel Manchester United e nella nazionale dell'Irlanda del Nord ha vissuto due vite. La prima è stata quella legata al terreno di gioco, la seconda è stata di tutt'altra natura: dopo aver appeso gli scarpini al chiodo, l'ex centrocampista ha deciso di intraprendere un altro tipo di carriera.

Nato a Belfast Phil Mulryne ha realizzato il sogno di diventare calciatore professionista grazie al Manchester United. Dopo tutta la trafila nelle Giovanili, l'esordio in prima squadra arrivò contro l'Ipswich, con l'unica presenza nel massimo campionato collezionata contro il Walsall. La prima esperienza lontano dall'Old Trafford fu quella Norwich, dove approdò per 500mila sterline. Qui vi rimase per circa 100 partite fino al 2004 quando arrivò la promozione in Premier. A seguire le avventure con Leyton Orient e King's Lynn Town, prima del ritiro nel 2008. All'attivo anche 27 presenze in nazionale, con ben 3 gol.

Phil Mulryne ai tempi del Manchester United
Phil Mulryne ai tempi del Manchester United

A 31 anni, l'ex calciatore iniziò a sentire il bisogno di altro e per questo intraprese un percorso spirituale per il sacerdozio cattolico. Non mancava niente a quel ragazzo che all'apice della carriera ha guadagnato 600mila sterline all'anno, eppure non era sereno. Mulryne sentiva la necessità di fare altro, di prendere un'altra strada. Ai microfoni del sito ufficiale del Norwich infatti dichiarò: "È difficile definire un momento particolare. Direi che è iniziato nel mio ultimo anno a Norwich, non esplicitamente e non ci stavo pensando in quel momento, ma ho iniziato a essere insoddisfatto dell'intero stile di vita".

Tanti suoi coetanei avrebbero voluto vivere come lui, eppure Phil sentiva un vuoto incolmabile: "Abbiamo una vita meravigliosa come calciatore e sono stato molto privilegiato, ma ho scoperto che con tutto ciò che mi circondava alla fine c'era una sorta di vuoto. Sono rimasto piuttosto scioccato: perché non sono felice quando ho già tutto quello che gli uomini vogliono? Mi ha fatto iniziare un viaggio verso l'esplorazione della mia fede, la fede che avevo da giovane. Ho preso la decisione di tornare a casa per un anno ed è stato proprio durante quell'anno che tutto si è capovolto".

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Ecco allora la possibilità di entrare nell'Ordine dei frati predicatori, e la chiamata alla vita religiosa con l'ordinazione sacerdotale per l'Ordine Domenicano nel 2017: "Mi sono offerto volontario in un rifugio per senzatetto per un po'. Ho iniziato a tornare a messa e ho ricominciato a pregare regolarmente. Ho appena trovato un vero senso di appagamento". Al momento sovrintende una congregazione presso la chiesa del priorato di St. Mary a Cork, e si chiama reverendo padre Philip Mulryne. Nella sua ultima intervista ha svelato: "La mia vocazione al sacerdozio e alla vita religiosa è arrivata più tardi. Ho sentito questo forte desiderio per questo stile di vita e sono rimasto con esso per alcuni mesi e poi ho avuto il coraggio di esplorarlo e ho preso la decisione e ora sono passati otto anni".

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