Gasperini reagisce alle voci sul doping all’Atalanta: “Stai scherzando? Questa è un’offesa”

La Roma di Gian Piero Gasperini ha chiuso l'ultimo weekend di campionato piazzandosi al primo posto in classifica insieme al Napoli. La sosta per le Nazionali ha così cristallizzato la posizione in vetta dei giallorossi che in maniera sorprendente si sono piazzate davanti a squadre come Inter, Juventus e Milan che alla vigilia della stagione 2025/2026 partivano leggermente favorite rispetto ai capitolini. Il campionato sarà lungo e tortuoso, ma al momento per Gasperini è già una prima piccola soddisfazione nella sua nuova avventura dopo le stagioni brillanti con l'Atalanta. Proprio la Dea è stata tirata in ballo nel corso di un'intervista che Gasperini ha rilasciato al Corriere dello Sport.
Il tecnico della Roma, intervistato dal Direttore, Ivan Zazzaroni, si è trovato a rispondere alla domanda che sui social gli utenti, anche per scherzo, si pongono: Come mai chi viene ceduto dall'Atalanta poi non fa più bene altrove? Zazzaroni chiede proprio questo a Gasperini, mettendoci però anche dell'altro: "Un altro dei tanti luoghi comuni che ti circondano riguarda i giocatori da non acquistare quando provengono dalle tue squadre. Chissà cosa gli fanno a Bergamo, quali stregonerie si saranno inventati. C'è anche chi sospettava che vi dopaste". Gasperini resta senza parole.

Il tecnico della Roma resta spiazzato, ma con un pizzico di ironia, cerca di rispondere: "Stai scherzando?". Zazzaroni replica subito: "No: riporto voci". Gasperini però a quel punto non si limita soltanto a una breve risposta ma cerca di argomentare. "Chi ha soltanto pensato una cosa del genere ha offeso una società, il sottoscritto, uno staff e un gruppo di giocatori, il loro lavoro – ha sottolineato l'allenatore della Dea che aggiunge -. Quando non si sanno trovare le risposte si ricorre alle maldicenze e alle peggiori fantasie. Noi siamo sempre stati puliti. lo credo nel rispetto delle regole dello sport. Il doping lo combatto da sempre…".
Gasperini ha un solo nemico nel calcio: le simulazioni. Più volte si è scontrato con alcuni giocatori sottolineando la necessità di valutare realmente l'entità dei contrasti e dei campi. Celebre il siparietto con Chiesa, ad esempio, qualche stagione fa. "Sul campo odio le simulazioni – ha ribadito il tecnico -. Detesto ogni forma di sotterfugio, gioco sporco. Sono tutti attentati allo sport che amo più, che tutti quanti amiamo e consideriamo parte della nostra vita. Per questo mi inca**o spesso. Una cosa è l'abilità tecnica, altro la furbata, la simulazione".

E conclude: "La ricerca del dribbling in area per andare a prendere il rigore rientra nel campo delle abilità… E poi non sopporto il Var che mi allontana dal calcio per come l'ho sempre inteso".