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Gascoigne combatte ancora contro i suoi demoni: “Mi arrenderò solo quando sarò in una bara”

Paul Gascoigne è tornato a raccontarsi a cuore aperto in un docufilm spietato sulla sua vita devastata dal dramma dell’alcolismo: “Gazza vs Paul”, il titolo del lungometraggio in cui ha ribadito la sua quotidiana lotta alla bottiglia: “Se voglio che sia una brutta giornata basta andare al pub…”
A cura di Alessio Pediglieri
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La vita spericolata di Paul Gascoigne è diventata un documentario che ne racconta i demoni contro cui eternamente l'ex stella inglese ha sempre lottato. Facendolo anche oggi, oramai quasi 60enne, senza mai darsi per vinto, guadagnandosi giorno per giorno il diritto a resistere: "Non mi sono mai arreso. Penso che il momento in cui mi arrenderò sarà quando sarò in una bara. A parte questo, continuerò a combattere".

"Gazza" è ritornato alla ribalta delle cronache calcistiche per un docufilm che ne racconterà vizi e virtù con un titolo già di per sé enormemente esplicativo: "Gazza vs Paul", a conferma delle tante personalità che si sono celate in un unico animo, pervaso e devastato da problematiche che non ha mai del tutto superato, imparando a conviverci a tempo indeterminato. Uno sguardo verso l'infermo di Gascoigne, tra i problemi legati all'alcolismo, altri ai farmaci per contrastare depressioni, in una vita condotta al 200 per cento. Senza dipingersi da vittima, ma semplicemente esprimendo ancora una volta tutto il proprio dolore che, ciclicamente, emerge.

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"Continuo a combattere contro l'alcolismo e vivo a casa del mio agente. Se voglio che sia una brutta giornata? Vado al pub. Altrimenti prendo la canna e vado a pescare e so che sarà una bella giornata".  Queste sono alcune delle frasi con cui Gascoigne rivela la sua quotidianità, per nulla differente da quella che viveva quando era una star con i riflettori puntati. L'alcool come compagno di vita, con il quale però ha imparato a convivere, consapevole di non poterlo allontanare mai del tutto: "Prima ero un ubriaco felice ma ora non lo sono, sono un ubriaco triste. Non esco a bere, bevo a casa… non per un motivo preciso, solo se mi va. Se ho deluso qualcuno? Solo me stesso, dopotutto nemmeno io conosco mi conosco del tutto…"

Un animo in pena ma anche un animo di enormi slanci di generosità: "Ho tante cose dentro, cose che dovrei condividere ma che ho paura di condividere con le persone" racconta ancora nel docufilm in programmazione nei prossimi giorni. "Sono orgoglioso di ciò che ho dato alle persone in tutti gli anni, ho anche donato quasi un milione di sterline a 10 diversi enti di beneficenza, senza che nessuno lo sapesse…. E non mi sono mai arreso, non lo farò mai: penso che il momento in cui mi arrenderò sarà quando sarò in una bara"

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