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Follia in Copa Libertadores, ultrà lanciano transenne per colpire gli avversari: giocatore sfigurato

La partita tra Rosario e Penarol si è trasformata in un inferno, con gli ultrà di casa che hanno lanciato transenne nel vuoto. Un calciatore è stato colpito in faccia da una pietra.
A cura di Marco Beltrami
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Lo stadio Gigante de Arroyito di Rosario in Argentina è stato la cornice di una serata da dimenticare per il calcio. Violentissimi gli scontri tra i tifosi locali, del Rosario Central, e quelli del Penarol in occasione del match valido per il Gruppo G della Copa Libertadores. I sostenitori argentini hanno tirato di tutto agli avversari, arrivando anche ad utilizzare delle transenne. Purtroppo a pagare dazio sono stati anche i calciatori: Maximiliano Olivera del Penarol è stato colpito da un sasso in piena faccia.

La situazione, nonostante la presenza massiccia delle forze dell'ordine, è degenerata quasi subito. I tifosi ospiti erano posizionati in un anello inferiore dell'impianto e sono stati presi di mira dagli ultrà del Rosario che hanno iniziato a lanciare di tutto dagli spalti. Ad un certo punto, i tifosi argentini hanno lanciato delle transenne, utilizzate proprio dagli addetti ai lavori per motivi di sicurezza. Una situazione a dir poco pericolosa, visto il peso degli oggetti, che avrebbero potuto ferire i sostenitori avversari. Solo l'intervento ulteriore della polizia, che ha aiutato gli steward, ha impedito che la situazione degenerasse ulteriormente, dopo che già c'è era stata bagarre all'esterno dello stadio.

Un clima incandescente anche perché i tifosi del Penarol non sono rimasti a guardare e hanno reagito alimentando un lancio di oggetti, per una era e propria sassaiola. La situazione sembrava essere tornata alla normalità, purtroppo però a fine match si sono riaccesi gli animi. Dalla tribuna inferiore infatti è stata lanciata una grossa pietra che ha colpito sul volto Maximiliano Olivera. Una botta tremenda che ha sfigurato il calciatore ospite che per diversi minuti è rimasto accasciato al suolo. Una volta rialzatosi, Olivera ha cercato quasi di farsi giustizia da solo, scagliandosi contro i tifosi di casa. È stato necessario l'intervento degli altri giocatori e dei componenti dello staff per impedirgli, di peggiorare la situazione.

Uscito dal campo con una maschera di sangue Olivera è finito in ospedale, dove i medici gli hanno curato una vistosa ferita sullo zigomo. Ci ha pensato il diretto interessato poi a tranquillizzare tutti sulle sue condizioni. Il Rosario ha subito manifestato solidarietà dimostrandosi pronto ad individuare i responsabili: "Il Club Atlético Rosario Central informa che, a causa dei fatti riprovevoli e inammissibili accaduti, sta esaminando le telecamere e i controlli di accesso al fine di identificare immediatamente quei tifosi – sia locali che ospiti – che hanno incitato e/o compiuto episodi e/o atti di violenza. Una volta individuati, verranno sanzionati secondo le più severe norme giuridiche e regolamentari e, nel caso dei soggetti coinvolti che fossero membri della nostra istituzione, verrà loro applicato il diritto di ammissione ed, eventualmente, saranno debitamente puniti e espulso irrevocabilmente al quale corrisponde. Non siamo disposti a tollerare questo tipo di eventi e saremo implacabili contro i disadattati che minacciano l'integrità delle partite nel nostro stadio".

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