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Federcalcio contro la Superlega, Gravina: “Progetto dannoso e irricevibile”

Il presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina, ha parlato a margine del Congresso elettivo della Uefa. Il numero uno della FIGC ha ribadito il suo parere negativo alla nascita della Superlega: “Ribadisco il nostro no, progetto dannoso e irricevibile”. Il numero uno della FIGC ha inoltre espresso il suo parere: “Il calcio appartiene ai tifosi, va modernizzato, ma sicuramente non snaturato”.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Il presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina, ha parlato a margine del Congresso elettivo della Uefa. Il numero uno della FIGC ha ribadito il suo parere negativo alla nascita della Superlega: "Ribadisco il nostro no" ha detto per poi ribadire il concetto: "Il calcio è dei tifosi, questo è un progetto dannoso e irricevibile". La posizione della Federazione è dunque netta. da Montreaux, dove si terrà il Congresso, Gravina ha inoltre ribadito come la soluzione ai problemi sia soltanto una: "L'unica riforma percorribile – ha ribadito in una nota pubblicata dall'Ansa – è quella che arriva dalla proposta Uefa sulla nuova Champions League".

La Federcalcio ha dunque sottolineato la propria posizione: "L'adesione a questo progetto pone gli stessi club fuori dal contesto riconosciuto dalla FIFA". Gravina ha voluto comunque ribadire l'importanza di dare valore a tutti i campionati nazionali. La Superlega di fatto renderebbe la Serie A, nel caso dell'Italia, una competizione in cui si giocherebbe solo per il campionato e la lotta alla retrocessione. "Le singole competizioni rappresentano un valore aggiunto per qualsiasi torneo internazionale".

"Noi abbiamo voglia di difendere il merito sportivo e la possibilità che ogni squadra può avere per poter inseguire un grande sogno insieme a tutto il proprio pubblico". Gravina resta sulla posizione che in questo momento è un po' comune a tutti. Dall'Italia e dall'Europa. Un cambiamento così drastico sconvolgerebbe totalmente gli equilibri dell'intero sistema calcistico che si regge proprio sull'entusiasmo e le emozioni delle persone: "Il calcio appartiene ai tifosi, va modernizzato, ma sicuramente non snaturato – ha ribadito ancora con forza il numero della Federcalcio – Questo è uno sport di partecipazione e condivisione, ma sicuramente il calcio non è un club elitario".

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