Evra: “Allo United eravamo animali, su WhatsApp abbiamo ancora la foto di Nani che piange ad Anfield”

Patrice Evra è un libro di aneddoti a cielo aperto: ogni volta che apre ai ricordi, si sprecano dietro le quinte e inediti di quando ha giocato nei principali club i cui ha raccolto successi e trofei. Come ai tempi del Manchester United, una delle società in cui l'ex campione francese ha trascorso la maggior parte dei suoi anni, coincisi con l'inizio di una carriera incredibile. Dove vigeva una condotta quasi da caserma, in cui poteva accadere di tutto: "Eravamo degli animali spietati, ancora oggi sul gruppo di Whatsapp abbiamo la foto di Nani che piange".
Evra e lo spogliatoio del Manchester sotto il "regime" di Ferguson
La storia calcistica di Evra e dei Diavoli Rossi è coincisa per ben 8 anni, tra il 2006 e il 2014 dove a Manchester si vinse di tutto, in Inghilterra e in Europa. Uno squadrone farcito da campioni del calibro di van Nystelrooy, Cristiano Ronaldo, Ferdinand, Scholes, Carrick, Giggs, Rooney, Tevez, guidati dall'integerrimo Alex Ferguson con i suoi modi rudi e militareschi sui quali Evra era già ritornato recentemente raccontando alcuni particolari della vita spogliatoio di quegli anni. In cui i Diavoli erano dei veri e propri "animali" come l'ex nazionale francese ha ribadito, soffermandosi su altre storie inedite.

Evra ricorda le lacrime di Nani ad Anfield: "Non ci crederete… sta piangendo"
Una riguarda Nani, giovane stellina portoghese di soli 21 anni, prelevato dallo Sporting Lisbona e catapultato in un gruppo in cui vigevano nonnismo, rigore e gerarchie: "Voglio scusarmi con tutti quei ragazzi che si sono allenati con noi anche solo una volta. Eravamo degli animali, delle persone cattive…. pessime, con una mentalità truce, che c'era stata istillata da Sir Alex". Così, il ricordo che vola al 2011 quando in una delle epiche sfide contro gli eterni rivali del Liverpool, in occasione di una gara di Premier ad Anfield vinta dai reds ma non senza colpi proibiti. Come quello rifilato da Jamie Carragher al portoghese, lacerandogli lo stinco e facendo scoppiare in lacrime Nani: "Non ci crederete ma sta piangendo, ci disse subito un irritato Rooney mentre Scholes in campo si girò dall'altra parte senza andare a soccorrerlo", ricorda Evra. A quel punto, nello spogliatoio-caserma dello United tutto diventa improvvisamente inaccettabile: "Anche Ferguson perse la pazienza e gli urlò qualcosa del tipo, ‘ehi, ragazzino spero ti abbiano rotto la gamba… un giocatore dello United non deve mai piangere ad Anfield!"
"Eravamo pronti ad ucciderlo. Sul gruppo WhatsApp abbiamo ancora la foto di lui che piange"
Ma l'inferno di Nani era solo iniziato, perché quelle lacrime in mondovisione e nella tana del nemico furono un autentico affronto ai giocatori dello United: "Non potevamo crederci… Dopo la partita, abbiamo aspettato che arrivasse il giorno dopo, tutti pronti a uccidere Nani per come si era comportato in campo… Per dire quanto eravamo cattivi, ma non ci importava di niente e di nessuno. C'era il nostro onore in ballo: se sanguini e piangi, sei finito, non fai più parte di noi. Ferguson capì tutto e gli diede una settimana di riposo in più: sapeva che se fosse rientrato nello spogliatoio subito, non ne sarebbe più uscito. Ancora adesso" ricorda Evra a distanza di 15 ani dall'episodio, "nel nostro gruppo WhatsApp dello United di quel tempo, continuiamo a pubblicare quella foto: Nani che piange ad Anfield."