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Luis Suarez e il caso della cittadinanza italiana

Esame farsa, Luis Suarez ascoltato dai magistrati della Procura di Perugia

Luis Suarez è stato ascoltato dagli inquirenti della Procura di Perugia che hanno aperto un’inchiesta sulla vicenda “dell’esame farsa” sostenuto all’Università di Perugia.
A cura di Maurizio De Santis
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Luis Suarez è stato ascoltato dagli inquirenti della Procura di Perugia che hanno aperto un'inchiesta sulla vicenda "dell'esame farsa" sostenuto all'Università di Perugia. L'attaccante uruguagiano, ex del Barcellona e oggi all’Atletico Madrid, è stato convocato come persona informata dei fatti dai magistrati umbri relativamente alla sessione d'appello che risale al 17 settembre scorso. Un test, quello per ottenere la certificazione necessario all'ottenimento della cittadinanza, che presenta molte ombre e per il quale risultano indagati i vertici dell'Ateneo.

Nel corso della deposizione il calciatore, che ha risposto alle domande collegandosi in video conferenza, era assistito dal suo avvocato e dal suo manager (anche quest'ultimo è stato ascoltato dagli uomini della Procura). Sulle dichiarazioni rese dall'ex ‘pistolero' del Liverpool, alle quali si è arrivati per effetto di una rogatoria internazionale, c'è massimo riserbo ma sono state definite interessanti ai fini degli sviluppi del caso.

Nell'elenco degli indagati della Procura di Perugia per la vicenda ci sono la rettrice dell'Università per Stranieri di Perugia Giuliana Grego Bolli (che ha rassegnato le dimissioni nelle scorse settimane) e il direttore generale, Simone Olivieri. Nella carte della Procura figurano ufficialmente la direttrice del Centro per la valutazione e certificazione linguistica dell'ateneo Stefania Spina e il professor Lorenzo Rocca, che era nella commissione esaminatrice nel giorno del test. Tra i nomi c'è anche Cinzia Camagna, che ha predisposto l’attestato. I reati, prefigurati e presunti, sono di falso ideologico e rivelazione dei segreti d’ufficio.

Dovranno chiarire la loro posizione anche altri soggetti dell'inchiesta indagati: si tratta di Fabio Paratici, direttore sportivo della Juventus, oltre agli avvocati del club bianconero, Luigi Chiappero e Maria Turco. Il nome di questi ultimi emerge dalla intercettazioni in possesso degli inquirenti che hanno permesso al pool di magistrati una prima ricostruzione dei fatti, dall'organizzazione della sessione di esame fino al giorno in cui è stata sostenuta dal calciatore.

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