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Luis Suarez e il caso della cittadinanza italiana

L’interrogatorio di Suarez sull’esame farsa: “Chiamate da Nedved e Paratici”

Reso noto il verbale dell’interrogatorio di Luis Suarez in merito alla vicenda del presunto esame ‘farsa’ di italiano sostenuto all’Università degli Stranieri di Perugia lo scorso settembre. Davanti ai pm della procura perugina l’uruguayano ha svelato che il primo contatto con la Juventus avvenne tramite il vice presidente Pavel Nedved e poi con il ds Paratici mentre con il presidente Agnelli si è sentito solo dopo aver sostenuto l’esame, quando ormai il suo passaggio ai bianconeri era saltato. Nel confronto con i pm l’attaccante ex Barcellona ha ammesso di aver ricevuto prima dell’esame un pdf denominato “esame” dalla professoressa Pinna e proprio su questo punto si sta sviluppando il dibattito legale.
A cura di Michele Mazzeo
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Il verbale dell'interrogatorio di Luis Suarez svela alcuni retroscena riguardo alla vicenda del presunto esame farsa di italiano sostenuto lo scorso settembre dall'attaccante uruguayano all'Università per Stranieri di Perugia finito nel mirino della Procura del capoluogo umbro. Durante il confronto sostenuto il 18 dicembre scorso in videoconferenza con i pm Paolo Abbritti e Giampaolo Mocetti, alla presenza di una interprete di lingua spagnola, l'ex calciatore del Barcellona ha infatti rivelato che il primo dirigente della Juventus a cercarlo fu il vice presidente Pavel Nedved e, solo dopo fu contattato dal ds Fabio Paratici che non era a conoscenza del fatto che Suarez fosse extracomunitario e per tanto non tesserabile in quel momento dalla società bianconera, mentre l'unico colloquio con il presidente Andrea Agnelli avvenne dopo l'esame quando la trattativa per il suo passaggio al club piemontese era ormai saltata.

Il punto cruciale del verbale dell'interrogatorio di Suarez, riportato da Repubblica, sembra però essere un altro, vale a dire l'ammissione da parte del calciatore di aver ricevuto un file pdf che avrebbe potuto contenere il testo dell'esame che avrebbe dovuto sostenere qualche giorno dopo all'Università degli Stranieri di Perugia: "La professoressa Spina mi ha mandato la mail con l'allegato pdf e ha detto che dovevo studiarlo bene perché quel testo poteva essere chiesto all'esame" ha infatti risposto l'uruguayano ai pm della procura perugina.

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L'inchiesta della procura perugina guidata da Raffaele Cantone, nella quale sono indagati per falso ideologico e materiale gli ex vertici dell'Università per Stranieri, l'esaminatore Lorenzo Rocca (che ha già patteggiato una condanna di un anno), Stefania Spina e l'avvocatessa della Juventus Maria Turco, mentre il direttore sportivo Fabio Paratici e l'altro avvocato del club, Luigi Chiappero, sono accusati di false dichiarazioni ai pm, ha lo scopo di chiarire se l'esame sostenuto da Suarez è stato "combinato" o meno.

Ed è proprio sul pdf che ruota il dibattito tra accusa e difesa: per la pubblica accusa l'ammissione del calciatore uruguayano avvalora difatti la tesi che l'esame di italiano superato all'Università per Stranieri di Perugia sia stato una "farsa", in in virtù del fatto che gli sarebbe stata data la possibilità di conoscere in anticipo le domande e quindi imparare a memoria le risposte. Per l'avvocato difensore della professoressa Pinna,  invece, la frase di Suarez dimostrerebbe che non c'era la certezza matematica che il contenuto di quell'allegato (chiamato "esame") diventasse oggetto della prova.

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