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Endrick irriconoscibile dopo essere stato pagato 60 milioni dal Real Madrid a 16 anni: è sopraffatto

Endrick, futuro gioiello del Real Madrid, è schiacciato dalla pressione. In un’intervista ha raccontato le difficoltà che sta vivendo.
A cura di Ada Cotugno
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In meno di un anno Endrick è stato travolto dall'onda della popolarità: lo scorso dicembre il Real Madrid ha annunciato l'acquisto del baby fenomeno brasiliano che è già stato paragonato a Pelé, sborsando circa 60 milioni di euro.

Il giocatore volerà in Spagna nel 2024, al compimento dei 18 anni, e intanto continuerà a giocare con la maglia del Palmeiras. Dopo l'ufficialità le cose per Endrick non sono andate nel migliore dei modi: dal mese di gennaio ha segnato appena un gol ed è stato costretto ad affrontare un periodo piuttosto complicato.

Nell'ultima partita del Paulistao ha segnato il primo gol del 2023 da subentrato nella sconfitta con il modesto Agua Santa e qualche giorno più tardi ha calato la maschera svelando tutte le difficoltà che ha dovuto incontrare.

Intervistato da GQ Brazil, Endrick ha rivelato di non riuscire a reggere la pressione e tutti i paragoni con il mitico Pelé: "A volte mi chiedo: perché hanno messo così tanti media su di me? Non l'ho chiesto io. Ci sono situazioni che oltrepassano il limite. ‘Ah, è il nuovo Pelé'. Amico, nessuno sarà Pelé, è il re del calcio. Ma ora non c'è niente da fare, non posso chiedere alla gente di non parlare della mia vita".

Il brasiliano ha soltanto 16 anni ma da qualche mese è stato travolto dalla notorietà: il suo futuro passaggio al Real Madrid ha catturato l'attenzione dei media e anche gli scarsi risultati ottenuti sul campo hanno influito su una situazione già delicata.

Nell'ultimo anno le difficoltà sono cresciute a dismisura, tanto che Endrick è spesso stato protagonista di brutte prestazioni ed è sempre stato sostituito dal suo allenatore a gara in corso. Emblematica è stata la scena vista al termine della partita contro il Red Bull Bragantino: una volta in panchina il giovane si è coperto il volto con la pettorina, visibilmente deluso.

"Ma non piangevo, non ero triste", ha commentato, "Stavo pregando Dio. Ma lo avevano già interpretato male, hanno detto che stavo piangendo perché non ero riuscito a segnare un gol".

"Ho sempre detto che mi piacerebbe avere vicino tutti i brasiliani, ma capisco sempre più che questo non è possibile e ci saranno sempre persone che mi attaccheranno", ha continuato poi il ragazzo che si è trovato a fare i conti con un'enorme pressione e tante critiche.

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L'intervista è stata letta anche a Madrid e il club gli ha già mostrato tutta la sua vicinanza. Endrick indosserà la maglia dei Blancos soltanto una volta raggiunta la maggiore età e nel frattempo la società attiverà attorno a lui una rete di supporto per non lasciarlo solo.

In passato un situazione simile era già accaduta con Vinicius quando era ancora al Flamengo: allora il brasiliano era arrivato in Spagna tra la diffidenza generale e ha dovuto attraversare momenti duri prima di integrarsi con il resto del gruppo e conquistare l'amore della tifoseria.

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