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“Egregio Signor Ronaldo”, la carta dell’accordo tra Juve e Cristiano: c’è solo la firma di Paratici

La “carta famosa che non deve esistere tecnicamente” è stata ritrovata nello studio di un avvocato a Torino: nell’impianto accusatorio dell’inchiesta sul falso in bilancio è una delle carte più pesanti in mano agli inquirenti. Il documento è firmato solo dall’allora Ds Paratici e non dal portoghese.
A cura di Paolo Fiorenza
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La carta dell'accordo tra la Juventus e Cristiano Ronaldo circa la presunta rinuncia fittizia ad alcune mensilità di retribuzione, nell'ambito della seconda ‘manovra stipendi' messa in atto dal club bianconero nella stagione 2020/21 per cercare di alleggerire il proprio boccheggiante bilancio, non solo è agli atti dell'inchiesta della Procura di Torino sul falso in bilancio, ma adesso anche nella disponibilità di tutti, dopo che l'ha pubblicata il Corriere della Sera.

Credit: Corriere della Sera
Credit: Corriere della Sera

Si tratta di quella "carta famosa che non deve esistere tecnicamente", come fu detto in un’intercettazione telefonica tra il capo dell’ufficio legale della Juve Cesare Gabasio e il Ds Federico Cherubini, parole che hanno fatto intuire agli inquirenti che il suo contenuto avrebbe potuto essere ‘scottante'. Il documento è stato rinvenuto nello studio dell’avvocato Federico Restano a Torino il 23 marzo 2022, nel corso della seconda perquisizione disposta dai magistrati piemontesi, che erano assolutamente decisi a trovare quella che era diventata la ‘carta Ronaldo', un pezzo decisivo per ricostruire il puzzle delle alchimie contabili della società bianconera, ritenute dalla Procura non conformi alla legge.

La ‘side letter' in questione sarebbe secondo l'accusa la prova di un debito residuo con Ronaldo inserito solo in una scrittura privata mai depositata in Lega. In pratica la Juventus, a fronte del mancato versamento al campione portoghese di alcune mensilità per avere respiro, si sarebbe impegnata privatamente con lui a corrispondergli quel denaro in un secondo momento, anche qualora si fosse trasferito altrove (come poi accaduto), non iscrivendo tuttavia correttamente questa seconda operazione con segno meno nel bilancio.

Credit: Corriere della Sera
Credit: Corriere della Sera

La ‘carta Ronaldo' è firmata solo dall'allora responsabile dell'area tecnica Fabio Paratici (indagato assieme a tutti i vertici della Juve), manca invece la firma del cinque volte Pallone d'Oro, come era stato svelato nell'ultima puntata di Report su Rai 3. "Egregio Signor Cristiano Ronaldo dos Santos Aveiro", è l'intestazione del documento, che ha per oggetto "Accordo Premio Integrativo – Scrittura integrativa".

"Facciamo seguito alle intese intercorse e uniamo alla presente il documento relativo al premio integrativo riconosciuto a suo favore (Accordo Premio Integrativo) e l'ulteriore scrittura integrativa dell'Accordo Premio Integrativo ("Scrittura integrativa") – si legge nella carta – Nel confermare gli impegni assunti nei predetti documenti, ci impegniamo altresì a consegnarvi entro il 31.07.2021 l’Accordo Premio Integrativo ritrascritto sui moduli federali "Altre Scritture" a oggi non disponibili, e la Scrittura integrativa debitamente sottoscritta".

Il debito rimanente nei confronti di Ronaldo ammonterebbe a 19,6 milioni. La Procura ha cercato di ascoltare CR7 come testimone attraverso una rogatoria internazionale, ma l'attuale giocatore dell'Al-Nassr non si è mai presentato a Torino. I suoi avvocati peraltro hanno spiegato che il calciatore non ha mai visto quelle carte (versione che sarebbe accreditata dal fatto che manca la sua firma) ed hanno fatto richiesta di poter accedere agli atti.

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