Dramma nel calcio giapponese: è morto Masato Kudo, il giocatore operato d’urgenza al cervello

La notizia arrivata nella giornata di sabato 21 ottobre, ha sconvolto il mondo del calcio giapponese: Masato Kudo, attaccante di 32 anni, è morto in seguito ad un delicatissimo intervento chirurgico al cervello. Gli era stata diagnosticata una idrocefalia acuta per cui era necessario un'operazione, avvenuta d'urgenza venerdì, poi la tragica notizia: non è riuscito più a riprendersi.
A comunicare il decesso del giocatore è stato il suo club d'appartenenza, il Tegevajaro Miyazaki sui propri profili e sul sito ufficiale, notizia poi ribattuta da tutte le società in cui Kudo ha giocato in carriera. Masato Kudo era stato ricoverato in ospedale alcuni giorni prima dopo che gli era stata diagnosticato uno stato di idrocefalo, un accumulo eccessivo di liquido nei ventricoli del cervello come aveva comunicato il suo stesso club, che milita nella terza divisione del campionato giapponese, la J-Lega.
Originario di Tokyo, Masato Kudo aveva debuttato nel campionato giapponese nel 2009 con il Kashiwa Reysol (con cui aveva vinto il campionato nel 2011), per poi passare al Sanfrecce Hiroshima. In carriera ha segnato 60 gol in prima divisione e ha vestito anche la maglia della Nazionale giapponese: con il ‘Blue Samurai' ha segnato due gol in quattro partite, tutte nel 2013. Masato Kudo si è unito al Tegevajaro Miyazaki proprio quest'anno dopo una avventura all'estero, in Australia, al Brisbane Roar (la seconda dopo una breve apparizione con il Vancouver Whitecaps in MLS) e aveva segnato tre gol in 21 partite di campionato.
Un giocatore molto conosciuto in Giappone e il suo ricordo sentito da parte del suo club ha scosso l'intero calcio nipponico: "Ha avuto subito un impatto significativo in prima divisione, ha giocato per il Giappone e ha avuto un'ottima carriera, restando sempre umile", ha evidenziato nella nota d'addio il Tegevajaro Miyazaki. Kudo "ha avuto un grande atteggiamento, si prendeva cura dei suoi compagni di squadra, del club e dei tifosi. Siamo devastati dalla morte prematura di un così grande giocatore", ha concluso il club.
Una personalità che si era distinta anche nella sua penultima avventura all'estero, al Brisbane, in Australia: "Aveva una personalità straordinaria e veniva ad allenarsi ogni mattina con un sorriso radioso stampato in faccia", ha detto l'allenatore del Brisbane Warren Moon, dopo aver ricevuto la triste notizia. "Ci mancherà molto e i nostri cuori sono con sua moglie e la sua famiglia in questo momento triste".