Di Canio attacca Barella in tv sul gol preso dall’Inter al 93° con l’Atletico: “Guardate, è gravissimo”

Paolo Di Canio è scatenato, va allo Sky tech e analizza il gol preso dall'Inter al 93° contro l'Atletico Madrid in Champions. La colpa di quella rete beffa è di un calciatore in particolare: Barella. Sì, proprio lui. Se Gimenez salta indisturbato e vola perfino sulle spalle di Bisseck, secondo l'ex calciatore, la responsabilità è anzitutto del centrocampista che è lì, in mezzo all'area di rigore ma fa nulla per ostacolare l'avversario. "Uno che ha fame, che ha voglia, deve guardare chi può arrivare", dice Di Canio che mette in scena assieme a Billy Costacurta la ricostruzione di quell'azione che ha gelato i nerazzurri in pieno recupero. E spiega cosa è successo.
Di Canio e Costacurta spiegano in tv la "colpa" di Barella sul gol dell'Atletico
"Chi è l’uomo che può disturbare Gimenez?", si chiede Di Canio. Dal tono della domanda si capisce già qual è la riposta che sta per dare. E le immagini sullo sfondo aiuto a trovare subito la soluzione al quesito. "Guardate Barella, è l'uomo libero e guarda solo la palla con Gimenez che gli sfila davanti. Guarda l’avversario e poi allarga le braccia, arrabbiato dopo aver subito il gol. Uno che ha fame, che ha voglia, che si vuole sporcare, deve guardare chi può arrivare perché gli altri sono tutti marcati. Doveva toccare Gimenez, facendogli perdere l'inerzia".

Costacurta entra in scena, passa davanti a Di Canio e fa un leggero stacco mimando il salto del calciatore dell'Atletico Madrid. L'ex esterno della Lazio sfrutta la presenza del collega e mima cosa avrebbe dovuto fare Barella in quel frangente. Si avvicina a Costacurta, lo cintura, lo tocca, un po' lo spinge. E Billy sta al gioco. "Mister è giusto?", chiedono a Capello che dalla sua postazione annuisce.
L'ex calciatore incalza: "Guardate qui, è gravissimo quello che fa"
Costacurta e Di Canio imitano una specie di contrasto, è quel che avrebbe dovuto fare Barella in quella particolare situazione di gioco. "Barella non guarda mai l'avversario – aggiunge Di Canio -, poteva guardare chi arrivava da dietro. Ha tutto il tempo per capire chi può arrivare, lui è quello più libero. Invece è gravissimo quello che fa. Non può guardare la sua porta e la palla".

La disamina termina con una frase che è una bocciatura: "Io guardo verso il limite dell'area di rigore… Ragazzi vi dovete orientare, dovete avere la sensazione del pericolo! Lui poteva stare tre passi lontano da Gimenez, magari senza fargli prendere la corsa toccandolo. Gimenez fa sempre gol così? Ma se lì ci fosse stato anche Brontolo dei sette nani doveva guardare che c'era qualcuno che poteva arrivare, non può guardare la porta e la palla".