De Siervo e la Serie A all’estero: “Non solo Milan-Como. Proposto anche all’Inter, che ha rifiutato”

L'amministratore delegato della Lega Serie A, Luigi De Siervo, ha ribadito la ferma intenzione di far disputare il prossimo febbraio Milan-Como in Australia a Perth. Fifa, Uefa, giocatori e allenatori, tutti se ne dovranno fare una ragione perché – ancora al netto del nullaosta degli organismi internazionali del calcio che manca all'appello – non si farà marcia indietro. Anzi, De Siervo ha spiegato nel dettaglio cosa ci sia dietro una "semplice" partita, indicando una strategia ben delineata che è già iniziata malgrado le resistenze di molti: "Oggi parliamo di una cosa piccola come la partita Milan-Como. In realtà le sfide internazionali sono molto più complessi: è un'opportunità per la Lega Serie A, un'opportunità per il sistema economico italiano. E lo abbiamo proposto anche all'Inter".
De Siervo e la strategia dietro Milan-Como: "Medesima proposta fatta anche all'Inter"
De Siervo, dunque, chiarisce il concetto base che sta alla ferrea volontà di far disputare Milan-Como all'estero: un piccolo passo per l'umanità calcistica italiana, con cui l'amministratore delegato della Lega Serie A ha ribadito la strategia che si vuole perseguire e che rappresenta l'unica via virtuosa per affrontare le sfide di oggi e del futuro. Per il bene dello sport e dell'Italia, non per denaro. Una visione d'insieme che si spinge oltre i 90 minuti del match diventato oggetto di dibattito e di divisione, perché la richiesta era già, in origine, volta a coinvolgere un bacino ben più ampio di due soli club in questione: "L'offerta iniziale" ha svelato per la prima volta De Siervo a Cronache di Spogliatoio, "non era stata rivolta soltanto per il Milan, ma anche all'Inter. Abbiamo offerto loro un'opportunità, con la chiusura di San Siro. Ma l'Inter, per motivi organizzativi, questa opportunità l’ha rifiutata mentre il Milan l'ha accolta con entusiasmo. E l'abbiamo approfondita".
In Spagna la protesta del calcio ha vinto: "Ma è stata usata una tecnica dilatoria"
Dunque, Milan-Como sarà un vero e proprio Vaso di Pandora per De Siervo che non si cura di ciò che è accaduto in Spagna dove il calcio ha protestato finché non si è fatto dietrofront: "Se analizzate il caso spagnolo" sottolinea De Siervo, "l'argomentazione non è tecnica: lì si è usata una tecnica dilatoria e cioè l'aver voluto far perdere tempo fino ad arrivare a ridosso dell'evento per non renderlo più attuabile. E questo è uno dei rischi che abbiamo". Dunque, una posizione che in Italia non c'è e non ci sarà, perché di fronte alla proposta della gara all'estero, tutti e 20 i club si sono ritrovati d'accordo, non solo i due coinvolti, Milan e Como.
Cosa manca perché Milan-Como si giochi a Perth: "Solo la FIFA, ma non potrà dirci di no"
Perché, dunque, non è stata ancora ufficializzata Milan-Como a Perth il prossimo febbraio? Il motivo è semplice e si cela dietro la burocrazia calcistica. Di fronte alla proposta, a fronte delle attuali regole, la Lega Serie A ha ottenuto la maggioranza dei consensi e autorizzazioni richiesti: si è ottenuto il lasciapassare di tutti i club iscritti al campionato, del Consiglio federale della FIGC , della confederazione europea (l'UEFA), della Federazione australiana e arriverà anche quello della Confederazione asiatica. Manca solo un tassello – essenziale – della FIFA: "Un elemento fondamentale" ripete De Siervo, "perché noi rispettiamo le regole. Ma sarà molto difficile per Gianni Infantino trovare un'argomentazione tecnica per dirci di no".