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De Rossi spiega cosa vuol dire essere un buon centrocampista: “Temporeggiare è troppo importante”

De Rossi ha parlato dell’evoluzione di Paredes, migliorato anche grazie ai suoi consigli: “Avevo compagni che prendevano bei voti perché facevano 10 scivolate a partita, io temporeggiando permettevo a loro di recuperare”
A cura di Ada Cotugno
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La Roma di Daniele De Rossi è attesa dall'esame Monza: l'allenatore ha aperto il suo nuovo corso con i giallorossi con una serie di risultati convincenti che tengono viva la squadra nella rincorsa alla Champions League. Ma oltre ai punti sul campo l'ex bandiera del club ha portato grande entusiasmo all'interno della sua rosa che gestisce proprio come quando era uno dei senatori dello spogliatoio. E dall'altro della sua esperienza come calciatore consiglia anche i suoi ragazzi con un occhio in particolare ai centrocampisti.

Nella conferenza stampa pre partita ha parlato dell'evoluzione di Parades, uno di quelli che gli sta dando maggiori soddisfazioni nell'ultimo periodo. L'argentino è finita sotto la sua ala protettrice e De Rossi sta provando a fargli fare uno step in più: "Paredes sta migliorando in quello che gli chiedo, non perdiamo nemmeno tempo a parlare della gestione palla, anche se gli sto chiedendo delle cose un po diverse. Un po' più dritto, verticale e veloce, lui lo sta facendo suo perché è intelligentissimo. Lui era un po' più istintivo mentre un centrocampista deve essere sempre riflessivo. Il centrocampista intelligente recupera qualche pallone in meno ma permette ai suoi compagni di recuperare palla".

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Ed è qui che subentra l'esperienza da ex giocatore, la visione del campo da una prospettiva diversa rispetto a quella della panchina e di sicuro meno distaccata. L'allenatore della Roma ha fatto un parallelo con la sua carriera per spiegare come deve agire un buon centrocampista, una vera e propria lezione rivolta a tutti i suoi giocatori: "Avevo compagni che prendevano bei voti perché facevano 10 scivolate a partita e recuperavano 4 palloni, io magari ne facevo una ma altre nove volte temporeggiando permettevo ai miei compagni di recuperare. Il centrocampista deve fare cose visibili ma anche invisibili".

Un esempio che Paredes sta seguendo nelle ultime partite: "Uno grintoso come ero io va bene ma temporeggiare è troppo importante e lui lo sta capendo alla grande, ha queste furbate nell'uno contro uno da argentino puro, mi piace come sta interpretando il ruolo e da centrocampista centrale mi permetto di dargli qualche consiglio in più".

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