De Rossi: “Pirlo giusto per la Juve. Su Gattuso e Simone Inzaghi non avrei puntato una lira”
Ci sono tanti allenatori bravi, come Simone Inzaghi e Gennaro Gattuso, su cui non avrei scommesso una lira. Pirlo? Quello giusto per la Juve.
A parlare così è l'ex calciatore e capitano della Roma, Daniele De Rossi. Il suo nome è stato accostato alla panchina della Fiorentina ("ci andrei a piedi se me lo proponessero") ma per adesso si limiterà a studiare iscrivendosi al corso per prendere il patentino di tecnico. Appese le scarpette al chiodo, nel futuro c'è ancora il calcio. Quale sia la prospettiva dalla quale guarderà il rettangolo verde lo scoprirà solo vivendo. "DDR" non si pone limiti e, a margine del premio "Calabrese" a a Soriano nel Cimino (in provincia di Viterbo) non lesina commenti.
Parla di Pirlo alla guida della Juventus, della nuova Roma di Friedkin e della possibilità che lui stesso – magari insieme a Francesco Totti – torni nel club dopo la diaspora avvenuta sotto la gestione di Pallotta. Non come collaboratore stretto di Fonseca, come pure emerso in queste ore.
Stiamo parlando del nulla. La nuova dirigenza farà il suo percorso, io il mio. L'unica cosa che mi sento di dire alla nuova società è restare coi piedi per terra. Non fare promesse.
Roger, messaggio ricevuto. Se Inzaghi e Gattuso sono stati una piacevole scoperta, per De Rossi anche l'esperienza di Pirlo alla guida dei bianconeri può rivelarsi importante. La stima che ha nei confronti dell'uomo e dell'ex calciatore travalica anche le legittime perplessità per il battesimo del fuoco.
Dal punto di vista della personalità la Juventus ha trovato la persona giusta – ha aggiunto De Rossi -. Andrea è un professionista con gli attributi ma si capiva che avrebbe fatto un percorso del genere anche quando giocava ancora. Era predestinato già da calciatore. Avrà un inizio pesante dal punto di vista della pressione perché la Juventus chiede subito risultati ma saprà cavarsela.
