De Bruyne e il 10 di Maradona in allenamento, il racconto in conferenza: “Sono rimasto sorpreso”

Kevin De Bruyne ha spiegato nella conferenza stampa di presentazione la sua scelta di accettare il Napoli. L'ex Manchester City è entusiasta del suo approdo nella squadra campione d'Italia e crede ci siano tutte le premesse per essere ambiziosi. Non ha nascosto anche la sorpresa per essersi ritrovato in allenamento con un pantaloncino speciale, con il numero 10 di Diego Armando Maradona.
De Bruyne e l'allenamento con il pantaloncino 10 di Maradona
Il neoacquisto belga del Napoli sa bene cosa rappresenti il Pibe per la piazza azzurra. Come tutti, anche lui sapeva che la casacca numero 10 della leggenda argentina è stata ritirata. Proprio per questo è stato grande lo stupore in occasione del primo allenamento in azzurro: "Il numero 10 sui pantaloncini? All'inizio sono rimasto sorpreso perché sapevo che il numero era stato ritirato. Ma allo stesso tempo è un onore, sai, è un onore da parte della squadra e del club affidarmi questa responsabilità".
Ha le "spalle larghe" De Bruyne, che comunque non sente per questo maggiore pressione sulle spalle: "Non credo che questo comporti una pressione in più. Penso che la pressione arrivi da sé. Se giochi per squadre importanti come il Napoli, la pressione ci sarà sempre. È una squadra che vuole vincere, quindi sai cosa devi fare come giocatore, come gruppo. Non credo che un numero o qualcos’altro aggiungano pressione".
Ovviamente, enorme rispetto per Maradona: "Maradona è Maradona, è una leggenda del gioco ed è sinonimo del Napoli, questo lo sappiamo. Sono grato, sono orgoglioso, ma sono un mio tipo di giocatore. Cercherò di fare il mio lavoro al meglio e, si spera, di portare piacere alla squadra, alla città e ai tifosi, e di offrire buone prestazioni".
Perché De Bruyne ha scelto il Napoli
Nel suo intervento ai microfoni, De Bruyne si è mostrato consapevole delle differenze tra Italia e Inghilterra, anche a livello climatico. Una scelta, quella del Napoli, che ha definito "molto bella", presa per giocare ad un "livello più alto". Impossibile dire di no, dunque, nel primo incontro inglese con il ds Manna: "Abbiamo valutato tutto e ho pensato che questo fosse il posto migliore per me. Da un punto di vista competitivo, penso davvero che sia il posto migliore".
Fiducia nella possibilità di fare bene in campionato, in Champions e nelle Coppe, tutto dopo essersi comunque adattato alla "diversità" del calcio italiano. Insomma, De Bruyne è apparso stregato dal Napoli: "Il club mi ha mostrato il suo progetto: vogliono investire nel club e vogliono andare avanti. Non sono più il più giovane, ma penso di poter aiutare la squadra a crescere, a imparare nuovi modi di giocare, nuovi stili, nuove competizioni. È molto divertente, perché non avevo avuto il tempo di farlo prima, ma ora ho il tempo per fare qualcosa di diverso e sono sicuro che, quando tutto andrà bene, starò bene".
La conferenza di De Bruyne e i contatti con Lukaku e Mertens
Quanto hanno inciso Lukaku e Mertens nella sua scelta? I contatti ci sono stati, con Romelu che fa anche da traduttore. De Bruyne ha spiegato: "Sì, mi hanno aiutato. Ma alla fine è stata una mia decisione, perché quando prendo una decisione voglio sostenerla al 100% e non avere rimpianti. Prendo le mie decisioni in autonomia. Ovviamente chiedo l’opinione delle persone che conosco".
A 34 anni, De Bruyne sente di poter garantire ancora un buon livello, e promette anche di imparare in fretta l'italiano. L'ex Manchester City, d'altronde, ha già avuto modo di sondare l'ambiente della città partenopea qualche anno fa, quando era in coppia con Mertens: "Nove anni fa ero con Dries, ancor prima di sposarmi, feci un giro per la città e vidi la differenza di come la gente tratta i calciatori, la differenza rispetto a come vengono trattati i calciatori del Manchester City. L'amore, l'entusiasmo, la passione che questo popolo ha verso la squadra è incredibile. A volte è un po' tanto, ma si tratta di affetto, alla base c'è l'amore e finché c'è amore va bene".