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Dalla Serie A alla Liga: patto dei campionati per rinviare Euro 2020 e finire la stagione

Martedì 17 marzo la Uefa discute sulla situazione venutasi a creare a causa dell’emergenza Coronavirus: Champions ed Europa League sospese, Euro 2020 in bilico. I maggiori campionati continentali sono fermi ma tra i rappresentanti delle Leghe prevale la volontà di portare a termine la stagione. Le parole di Tebas (Liga) e Gravina (Figc) tracciano i contorni del patto.
A cura di Maurizio De Santis
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Un patto tra campionati per chiudere la stagione ed evitare il collasso dei conti per i mancati introiti economici. È la strategia che i maggiori tornei europei hanno intenzione di seguire per proporre alla Uefa lo spostamento di Euro 2020 così da concludere la stagione attuale, Champions ed Europa League comprese. Che qualcosa si stia muovendo ben al di là delle singole intenzioni, lo conferma Javier Tebas – numero uno della Liga spagnola – nell'intervista al quotidiano Marca. "Oggi ho avuto contatti con l'Italia, la Germania – ha ammesso -. L'approccio per adesso è vedere cosa succede martedì (il 17 c'è la riunione federale ndr)  e poi decidere".

La posizione dell'Italia, tra i Paesi più colpiti dal contagio da Coronavirus, è altrettanto chiara: c'è la determinazione a concludere il campionato anche sfruttando una finestra di tempo abbastanza ristretta (tra maggio e giugno) durante la quale spalmare recuperi e giornate restanti. Il presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina, ha tracciato la strada

Il principio primario resta la tutela della salute. Al tempo stesso faremo il possibile per capire come arrivare alla fine di questo campionato perché è più giusto e corretto dare una definizione ai tanti investimenti e sacrifici delle nostre società – ha ammesso a Mediaset -. L'Italia è in questo momento due settimane più avanti, gli altri probabilmente non hanno ancora l'esatta dimensione delle cose. Proporremo alla Uefa di soprassedere alla disputa dell'Europeo.

Lo "spettacolo deve continuare" ma qual è la tempistica individuata perché cali il sipario? Il presidente, Gravina, cerchia una data sul calendario: entro e non oltre il 30 giugno. Perché proprio quella? C'è anche un altro aspetto da considerare, la scadenza dei contratti.

Ci auguriamo di arrivare al massimo al 30 giugno, senza dimenticare che oltre alla Serie A ci sono altri campionati che devono avere la loro definizione. E dobbiamo inserire anche la Champions e l'Europa League. Se il campionato dovesse riprendere a inizio maggio, per il momento, lascerei perdere la questione allenamenti. Lasciamo stare i ragazzi a casa.

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