Coronavirus, davanti alla pandemia in Sud America gli stadi pronti a diventare ospedali

Impianti storici come la ‘Bombonera' potrebbero essere messi a disposizione come ospedali d'emergenza davanti al dilagare della pandemia da Coronavirus. Dopo l'Asia e l'Europa, infatti, si sta alzando la soglia d'allerta negli stati dell'America del Sud dove iniziano a contarsi casi di contagio sempre più numerosi.
Mentre anche nelle varie nazioni si sta operando ad affrontare i disagi accorsi con l'esplosione del Covid-19, sia a livello governativo che meramente sportivo, si moltiplicano anche le azioni solidali e le iniziative per dare una mano in ogni modo.
L'espansione della pandemia in Sud America
Non è ancora una situazione grave come sta accadendo in Europa, ma si sta provando a prevenire eventuali momenti ulteriori di difficoltà, anticipando le problematiche e imparando dagli errori di chi ha preso senza la necessaria serietà l'espandersi della malattia. Così, anche se i casi di positività ad oggi sono contenuti (in Brasile sono 600, contro i 200 del Cile mentre in Argentina siamo ancora fermi a 100) l'idea principale è mettere a disposizione anche il mondo del calcio per la sanità pubblica.
I principali club che hanno già aderito all'iniziativa
Una ‘cordata' dei principali club calcistici starebbe concludendo le operazioni per predisporre ulteriori ospedali da campo, mettendo a disposizione dei governi, le strutture oggi svuotate per l'impossibilità di poter disputare eventi sportivi. Tra le società che hanno promosso l'iniziativa e hanno aderito alla soluzione che potrebbe permettere alla sanità di non entrare subito in difficoltà ci sono club storici quali il Santos il Corinthians e il San Paolo in Brasile, il Boca Juniors, San Lorenzo e Newell's in Argentina. Ma ben presto il numero è destinato a salire ancora nei vari Paesi sudamericani, oramai coinvolti nella lotta alla pandemia.