Contro l’Atalanta la peggior partita di Cristiano Ronaldo da quando è alla Juventus

A volte capita anche ai migliori e Cristiano Ronaldo non è escluso. La partita giocata contro l'Atalanta nell'ultimo turno di campionato, il 12° infrasettimanale in cui la Juventus ha impattato in casa contro i nerazzurri, è la classica eccezione che conferma la regola: da quando è in bianconero, Cr7 non ha mai steccato realmente una partita ma di fronte alla Dea di Gasperini qualcosa è venuto a mancare. E non solo per l'errore, gravissimo e decisivo, dal dischetto che non ha permesso a Pirlo di accorciare nuovamente sulla capolista Milan in classifica.
Per Cristiano Ronaldo è stata una serata negativa, in cui la classe del portoghese non è brillata malgrado Andrea Pirlo lo abbia tenuto in campo per i soliti 90 minuti, cambiando assetto e uomini negli ultimi minuti di partita, eccezione fatta per l'infortunio di Arthur nelle battute iniziali. Non c'è stata la consueta incisività in avanti, è mancato il gioco di sponda per gli inserimenti di Morata, è venuta meno una prestazione importante, già di per sè incolore, macchiata dal fallimento degli undici metri.
La stagione di Cr7 in bianconero non è certamente in discussione e nemmeno il suo futuro utilizzo. Cristiano ha fin qui giocato 16 gare segnando 12 reti tra campionato e Coppe con un rendimento più che alto e con gol spesso decisivi. Eppure per una sera si è vista l'altra faccia della luna, quella oscura, in cui il portoghese non ha saputo reagire. Al di là del rigore parato da Gollini, tanti errori e imprecisioni che non fanno parte della galleria di Ronaldo.
La peggior partita di Ronaldo con la Juventus si è mostrata quasi subito con due errori imperdonabili, il primo su imbeccata di Morata il secondo poco prima di provare il tiro dal dischetto al 61′ sul risultato già acquisito di 1-1. Nel mezzo, tante imprecisioni nei passaggi, ripartenze fuori tempo, poca partecipazione al gioco. Insomma, una serata ‘no' che ha posto Cr7 tra i peggiori in campo, sottolineando forse anche un calo fisico nel dover giocare ogni 3-4 giorni al massimo rendimento.
Di certo, Pirlo lo riutilizzerà subito per la partita contro il Parma, in programma sabato alle 20.45 al Tardini. Cristiano resta un punto cardine del gioco e delle dinamiche juventine: una partita non può certo mettere in discussione nulla, se non il fatto che si è vista una squadra incapace di reagire ad una prestazione insufficiente del suo uomo migliore. Per il resto, parafrasando lo stesso Cr7 in un post social post Atalanta, non è arrivato il risultato che tutti volevano ma non c'è tempo per piangersi addosso. La concentrazione va alla prossima partita. Da non sbagliare, altrimenti potrebbe aprirsi un piccolo ‘caso'.