Conte ha rischiato di essere licenziato dal Chelsea per colpa di Terry: gli aveva fatto una richiesta

Antonio Conte lascia il segno ovunque, con il suo modo di fare e sua sua gestione fatta di fatica e risultati. Da lui sono passati grandi campioni e tutti sono rimasti impressionati dai suoi metodi di allenamento che a volte possono essere piuttosto brutali: giocatori sfiniti, che vomitano dopo la sessione e che faticano a stare in piedi, immagini che abbiamo visto in ogni squadra in cui ha allenato. Un grande impatto lo ha avuto al Chelsea in Premier League, con il campionato vinto nel suo primo anno di carriera all'estero.
Nella lunga intervista concessa al Corriere della Sera l‘allenatore ha parlato di quando rischiava di perdere il lavoro pochi mesi dopo il suo arrivo a causa di una richiesta di John Terry, capitano e colonna portante dei Blues. I giocatori erano stanchi dei suoi metodi di allenamento e volevano tirare il freno a mano, ma il cambio repentino stava mettendo in discussione tutto il suo lavoro e rischiava di fargli saltare la panchina.

La chiacchierata che stava costando il licenziamento a Conte
Dopo l'avventura come commissario tecnico dell'Italia Conte passò al Chelsea, la prima squadra straniera della sua carriera. Per la prima volta la Premier League scoprì i suoi famigerati allenamenti, ben noti ai giocatori italiani che avevano lavorato con lui negli anni precedenti. Per i Blues è stato uno shock e alcuni non sono riusciti a reggere per più di qualche settimana. Per questo nel 2016 Terry ebbe una chiacchierata con lui: "Una volta il capitano del Chelsea venne da me per chiedermi di rallentare il ritmo degli allenamenti, di fare meno sedute video. Accettai, soprattutto per rispetto della loro cultura, del loro diverso approccio al calcio".
Una concessione che andava contro ogni pensiero dell'allenatore che adottò un metodo alternativo. I risultati non arrivavano e il rallentamento lo stava portando al licenziamento: "Beh, abbiamo perso due partite di fila e ho rischiato il licenziamento". Da quel momento Conte decise di fare le cose a suo modo e al suo primo tentativo in Premier League si portò a casa la vittoria del campionato: "E quando ripenso a quanto fosse duro l'allenamento, sorrido. Zidane e Del Piero si allenavano molto più duramente. Oggi, facciamo circa un terzo di quello che facevamo prima".