Conte dopo Lecce: “Inter squadra normale se non gioca a ritmi alti. Non riusciamo a vincere”

L'Inter frena la sua corsa e tira il fiato mettendo in condizione la Juventus di allungare in vetta alla classifica. I nerazzurri tornano da Lecce con un pareggio che sta stretto perché vede avvicinarsi la Lazio (con una gara in meno e virtualmente avanti) e allontanarsi i bianconeri. Un 1-1 dal sapore agrodolce perché Conte sperava di trovar fortuna in Salento nel suo derby del cuore contro i giallorossi e alla fine si è ritrovato con un punticino in mano.
Alla distanza l'Inter cala e la prova della squadra non è stata all'altezza delle aspettative. I nerazzurri riescono a fare centro solo dopo più di un'ora di gioco, sull'imbucata vincente di Alessandro Bastoni che sbuca in area a raccogliere il cross di Cristiano Biraghi. Ma si distraggono dopo cinque minuti, sorpresi dal blitz di Marco Mancosu che da pochi passi infila Samir Handanovic per il pareggio finale.

Inter squadra "normale" se non gioca a ritmi alti
Per Conte un momento negativo, due punti nelle ultime due gare sono troppo pochi per pensare che la Juventus non ne approfitti e così, l'umore del tecnico non è dei migliori nel dopo gara.
siamo una squadra in costruzione, lavoriamo da soli sei mesi… o andiamo sempre con il motore a ritmi alti oppure facciamo fatica perché non siamo altre squadre in grado di vincere a Lecce a velocità di crociera. Se non giochiamo al cento per cento non riusciamo a vincere e questo è un aspetto che si è visto anche oggi a Lecce. Hanno cambiato metodo di gioco, ci hanno messo in difficoltà.
Il mercato, la distrazione maggiore
Un problema legato al momento ma anche alle tante voci di mercato che costantemente coinvolgono società e giocatori, creando distrazioni importanti: "Dobbiamo avere sempre i giocatori al massimo e siamo stati sempre bravi a tenere il motore al massimo dei giri fin qui. Ma c'è anche un aspetto da non sottovalutare, le voci di mercato: tutto ciò che si dice viene amplificata e strumentalizzata.