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Come funziona l’algoritmo per la classifica di Serie A in caso di stop del campionato

Il calcolo della classifica di Serie A attraverso la formula dell’algoritmo. Cos’è, come funziona e perché la Federcalcio ha scelto di ricorrere a questo procedimento? L’obiettivo è lasciare invariate quelle posizioni marcate da un certo distacco in termini di punti ma dirimere la questione dell’arrivo a pari punti e determinare i verdetti.
A cura di Maurizio De Santis
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Cos'è, come funziona e perché la Federcalcio ha deciso di ricorrere a un algoritmo per la Serie A? Attraverso il procedimento di calcolo impostato in base ad alcuni parametri chiave si calcolerà la classifica finale del campionato. Una soluzione da adottare qualora si rivelasse impossibile concludere il torneo da calendario o attraverso i playoff e i playout. Una via d'uscita così da determinare i verdetti, la griglia delle qualificate alle Coppe o delle retrocesse in caso di arrivo a pari punti.

  • Quando scatterà? Non prima di un certo numero di giornate, come indicato anche dalla Figc che parla di "percorso di ripresa non inferiore a 3 turni". Significa che la proiezione matematica potrà avvenire dopo i recuperi del 20/21 giugno e le due giornate successive.

Come funziona l'algoritmo e come si calcola la classifica

A leggere la sequenza di sigle, variabili e parentesi il calcolo della classifica di Serie A attraverso la formula dell'algoritmo vi sembrerà materia astrusa.

Pt(x) + [(mpc t(x) x c t(z-x)) + (mpf t(x) x f t(z-x))]

Cosa significano quelle sigle e quei segni? A quali parametri corrispondono? E qual l'incidenza delle differenti variabili presa in esame dalla Federazione per arrivare a una formula che sia in grado di riprodurre la classifica nella maniera più fedele possibile? Vediamo nel dettaglio a cosa corrispondono i singoli punti e come vanno interpretati.

  • Alla prima voce Pt(x) corrispondono i punti nella classifica attuale.
  • Per mpc t(x) si intende la media punti casalinghi della squadra presa in esame. Come si arriva a questo dato? Tenendo conto dei punti fatti in casa diviso le partite fatte in casa.
  • c t (z-x) indica il numero di partite casalinghe da disputare della singola squadra.
  • mpf t(x) fa riferimento alla media punti in trasferta. Come si deduce il valore numerico da attribuire? Dividendo il numero dei punti ottenuti fuori casa con il numero delle partite giocate lontano dalle mura amiche.
  • Ultimo parametro è f t (z-x) e indica il numero di gare in trasferta da disputare della squadra interessata.

Dal computo delle voci sono stati esclusi gol fatti e differenza reti. Secondo la Federcalcio l'indice di redditività generato dalla relazione tra i punti conquistati e variabili del genere avrebbe determinato uno scarto numerico poco influente ai fini del calcolo generale.

Perché la Figc ha scelto di ricorrere a un algoritmo

Spiegati formula e sistema di calcolo, il presidente Gabriele Gravina ha chiarito perché ha preferito affidarsi a un sistema del genere piuttosto che cristallizzare la classifica al momento dello stop e poi ricorrere alla media per merito sportivo (il numero di punti conquistati diviso il numero di partite giocate) accantonata per le obiezioni sollevate da più parti a causa degli scompensi che un sistema del genere avrebbe creato (è il caso del Milan, penalizzato pur trovandosi in un posizione migliore, oppure del confronto tra Genoa e Lecce).

  • Il concetto di fondo che ha ispirato la Figc è lasciare invariate quelle posizioni marcate da un certo distacco in termini di punti ma dirimere la questione dell'arrivo a pari punti e determinare i verdetti.
  • Perché non è possibile ricorrere al regolamento attuale? Il ricorso al bilancio degli scontri diretti è opinabile in condizioni normali, ovvero di campionato regolarmente concluso. Come si sbroglia la matassa se – sempre nel caso di arrivo a pari punti – le due squadre non hanno disputato entrambe gli scontri diretti? Ecco perché si è scelto l'algoritmo, un criterio matematico e di equità per armonizzare la classifica

Cosa non va nel calcolo della classifica con l'algoritmo? Due sono le eccezioni sollevate rispetto al procedimento di calcolo. La prima che ha fatto più proseliti fa leva su una considerazione: l'algoritmo non può calcolare l'imponderabile (pali, traverse) né gli errori umani che possono determinare l'esito di una partita e quindi le sorti di una squadra. La seconda obiezione, invece, è meno empirica: a giudicare dalla proiezione sulla classifica attuale è possibile notare come l'adozione dell'algoritmo lasci tutto sostanzialmente invariato, tanto nelle prime quanto nelle ultime posizioni.

Come sarebbe la classifica attuale con l'algoritmo

La Juventus resterebbe in vetta alla classifica sia pure con un distacco di pochi decimi (0.4) rispetto dalla Lazio. Nulla cambierebbe in zona Champions League, completata da Inter e Atalanta. Roma e Napoli in Europa League. In attesa dell'esito della Coppa Italia, l’Hellas Verona sorpasserebbe il Milan per l’ultimo posto disponibile per l’Europa. Lecce, Spal e Brescia sarebbero le retrocesse in B.

  • Juventus 91,2; Lazio 90,8; Inter 81,4; Atalanta 75,4; Roma 65,5; Napoli 55,7; Hellas Verona 52,1; Parma 51,4; Milan 50,5; Bologna 47,78; Cagliari 47,1; Sassuolo 47; Fiorentina 42; Udinese 38,4; Torino 38; Sampdoria 36; Genoa 33,7; Lecce 32,4; Spal 22,7; Brescia 18,9.
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