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Colpito da un gancio al volto a fine partita, non ricorda più nulla: “Era a terra con gli occhi sgranati”

Lucas Chaparro, calciatore della Primera B argentina ha rischiato la vita seguito di un devastante pugno in faccia dopo il 90′ da parte di un avversario. Per il quale non ricorda più nulla sull’accaduto: “Ha subito una risi epilettica per il colpo. Ancora oggi ha la memoria resettata, segnale preoccupante per le sue condizioni neurologiche”. Per l’autore del gesto, richiesti 30 turni di stop.
A cura di Alessio Pediglieri
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Lucas Chaparro ha rischiato la vita per una partita di calcio. E' accaduto a inizio di giugno 2025 quando è sceso in campo all'Estadio De Los Inmigrantes, in Argentina per  la partita tra il suo Dock Sud e il Sacachispas, finita con una folle corsa in ambulanza alla clinica di San Francisco de Sarandí dov'è stato salvato. Il terzino trentatreenne aveva giocato tutti i 90 minuti prima di venire coinvolto in una furiosa rissa dov'è stato colpito al volto da un gancio di un avversario. Con conseguenze durissime. A distanza dall'episodio non ricorda assolutamente nulla e gli unici barlumi di quanto accaduto arrivano dalle ricostruzioni dei suoi compagni che l'hanno soccorso: "Era fermo, a terra, aveva gli occhi sbarrati ma già in quel momento non sapeva più dove fosse e cosa fosse accaduto".

Cos'è accaduto in campo: il pugno in faccia a Chaparro a fine partita

La Primera B Metropolitana argentina ha vissuto una tragica giornata nel post Dock Sud-Sacachispas e le conseguenze di quanto accadde dopo il fischio finale, Lucas Chaparro le porta ancora sul proprio fisico anche se fortunatamente non è più in pericolo di vita. Tutto è accaduto per la reazione scomposta degli avversari, sconfitti e umiliati 2-0, quando è scoppiato un parapiglia generale in cui Chaparro ha avuto la peggio: colpito da un gancio diretto in pieno volto da Alan Buonfiglio, è stramazzato a peso morto a terra, senza più dare segni di vita. Tramortito, è stato immediatamente soccorso e trasportato d'urgenza in ospedale dove gli è stata riscontrata, oltre la frattura scomposta del setto, una commozione cerebrale.

Chaparro non ricorda più nulla di quanto accaduto: "E' un segnale preoccupante"

Di tutto quanto è accaduto in campo, Chaparro ricorda solamente fino al secondo gol, poi nulla: il colpo gli ha fatto resettare la memoria, creando un vuoto assoluto. Non ricorda cosa è accaduto dopo il 90′, tutto cancellato da un pugno che gli ha cambiato la vita. I ricordi, sono solamente indotti dai racconti di chi era presente, tra cui il medico sociale, David Sznajderhaus, medico: "Il colpo che ha ricevuto è stato così violento che, ha messo a rischio la sua vita perché avrebbe potuto riportare delle conseguenze neurologiche irreversibili. Non ricorda ancora assolutamente nulla e questo è un segnale preoccupante, perché ha un'amnesia totale per l'episodio".

Il racconto del medico sociale: "Dopo il colpo ha avuto una crisi epilettica, aveva gli occhi sgranati al cielo"

Chaparro dovrà ancora restare lontano dai campi per i prossimi due-tre mesi ma ciò che è inquietante è che non ricorda nulla di quanto accaduto:"Ricorda la fine della partita, anche che è scoppiata la polemica per quanto accaduto con il secondo gol. Si ricorda che stava litigando con un avversario, poi tutto nero. E' svenuto dopo aver ricevuto il tremendo pugno al volto e ha perso conoscenza finché non sono riuscito ad aiutarlo" ha spiegato Sznajderhaus rivivendo gli attimi drammatici post aggressione. "Io mi ricordo perfettamente: ha avuto una crisi epilettica, era a terra, immobile, occhi sgranati al cielo. Già in quell'istante non capiva più dove fosse".

L'autore del folle gesto squalificato 10 turni: "Non ci fermeremo finché non gli daranno 30 partite"

Mentre Capharro continua la sua lungodegenza, l'autore del folle gesto, Alan Buonfiglio è stato squalificato per 10 giornate in base al referto arbitrale. Ma non è una sentenza definitiva perché andrà a processo con il Dock Sud che ha preso già posizione ufficiale sull'accaduto, attraverso l'addetto stampa Mario Herenda: "Chiederemo una pena più severa a causa del procedimento legale in corso. Non ci fermeremo, siamo determinati perché gli vengano date di squalifica almeno 30 partite".

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