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Coerenza e mentalità di Spalletti sugli arbitri: “Lamentarsi è da sfigati”

Alla vigilia del posticipo contro la squadra di Sinisa Mihajlovic, Spalletti parla di “forza e qualità” quali elementi necessari per affrontare un avversario “indomito”. È su questo che concentra la sua attenzione evitando polemiche inutili su decisioni arbitrali sfavorevoli, a cominciare proprio da quanto gli è accaduto all’Olimpico con Massa.
A cura di Maurizio De Santis
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Lamentarsi per gli arbitraggi è da sfigati, dice testualmente Luciano Spalletti. Il Var a chiamata può essere una soluzione ma serve un'organizzazione tale che si vada oltre l'ipotesi di pancia come reazione a episodi difformi. Lorenzo Insigne sta bene ("ha fatto rivedere le sue giocate") ma forse non sarà tra i titolari per la sfida contro il Bologna. Quanto al Milan e alla lotta scudetto, il pensiero del tecnico è molto semplice: "facciamo la corsa su noi stessi, serve vincere per dare continuità al nostro campionato".

Alla vigilia del posticipo contro la squadra di Sinisa Mihajlovic (che non avrà gli squalificati Soumaoro e Soriano) parla di "forza e qualità" quali elementi necessari per affrontare un avversario "indomito" (per il modo in cui ha fatto soffrire il Milan). È su questo che Spalletti concentra la sua attenzione, evitando domande scomode e risposte indiscrete. Sa già quali potrebbero essere, non cerca alibi e spazza subito via il campo da eventuali illazioni. Lo fa per non alimentare polemiche, che potrebbero essere solo un boomerang, e soprattutto perché una squadra che vuole essere davvero vincente ha una sola cosa da fare: andare in campo, giocar bene, battere gli avversari e andare avanti. Null'altro. "A inizio stagione ho detto che lamentarsi è da sfigati ed è così anche per le decisioni degli arbitri che possono sembrarci sfavorevoli".

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Sull'episodio con Massa (rosso diretto a fine match dell'Olimpico per avergli fatto i complimenti), però, chiarisce quel che aveva già detto nel dopo gara. Allora ammise di sentirsi "devastato" per quella decisione adesso – anche alla luce delle motivazioni del giudice sportivo – aggiunge: "Non sono stato né ironico, né irrispettoso. Poi se il mio modo di parlargli ha fatto apparire le cose così devo modificare qualcosa e stare più attento". Al suo posto in panchina ci sarà il vice, Domenichini.

Inter-Juventus e Roma-Napoli, la diversità di applicazione del protocollo Var ha fatto discutere nonostante il designatore, Rocchi, si sia detto assolutamente soddisfatto delle prestazioni degli arbitri nell'ultimo turno. Spalletti pone una questione molto chiara quando gli chiedono del cosiddetto Var a chiamata: "Le società dovrebbero organizzarsi con una persona che viene da quella professione, ci vorrebbe un ex arbitro, un ex guardalinee dentro le società e si prende la responsabilità della chiamata".

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