Chi è Samuele Inacio, il figlio d’arte che trascina l’Italia U17 e il Brasile ci vuole scippare

L’Italia Under 17 continua la sua corsa trionfale ai Mondiali di categoria, guidata dal suo protagonista assoluto: Samuele Inacio. Il trequartista classe 2008 è il simbolo della squadra di Massimiliano Favo, che ha chiuso a punteggio pieno la fase a gironi grazie alle sue giocate decisive.
Il giovane talento nato a Bergamo ma con sangue brasiliano – suo padre è João Batista Inacio ‘Pià', ex attaccante di Atalanta, Catania e Napoli – si sta confermando come una delle stelle più luminose della competizione. Dopo aver chiuso gli Europei Under 17 da capocannoniere, Inacio sta ora dominando anche la scena mondiale con una maturità sorprendente per la sua età.

Un punto fermo per l'Under 17 che il Brasile ci vuole scippare
Schierato da titolare in tutte le gare del girone, nel consueto 4-3-1-2 di Favo, Inacio ha brillato alle spalle delle punte con la sua tecnica, la visione di gioco e la capacità di essere sempre decisivo. Contro il Sudafrica, nell’ultima partita del gruppo A, ha firmato una doppietta nel successo per 3-1: il primo gol dopo appena tre minuti, con un destro preciso su assist di Maccaroni, e il secondo nella ripresa grazie al passaggio vincente di Arena.
Due reti che si aggiungono a quelle messe a segno contro Qatar e Bolivia, per un totale di quattro gol e due assist in tre partite: numeri da leader assoluto. L’Italia, già qualificata agli ottavi dopo la vittoria per 4-0 contro la Bolivia, ha così blindato il primo posto nel girone, trascinata dal suo numero 10. Nelle scorse settimane si è parlato di un pressing del Brasile per convincerlo a vestire la maglia della Seleçao ma, in questo momento, Samuele Inacio è concentrato solo sull'azzurro.
Stile e ispirazioni per Samuele Inacio: tra Neymar e De Bruyne
Con la maglia numero 10 sulle spalle e una naturalezza fuori dal comune nel creare gioco, Inacio rappresenta il prototipo del fantasista moderno. Non è un caso che i suoi modelli siano Neymar Jr e Kevin De Bruyne, due modi opposti ma complementari di interpretare il ruolo di trequartista.
Nato calcisticamente come attaccante nell’Atalanta, Inacio si è poi evoluto in seconda punta e infine in regista offensivo, capace di adattarsi anche da mezzala o da falso nove, come già fa nel Borussia Dortmund U19. "Nel Borussia ammiro molto Guirassy", ha raccontato di recente in un’intervista alla FIGC, confermando la sua attenzione ai dettagli e la voglia di migliorare.

Dall’Atalanta al Borussia Dortmund: un talento in fuga
Il suo percorso ricorda da vicino quello di altri giovani italiani partiti presto per farsi le ossa all’estero. Cresciuto nel vivaio dell’Atalanta, nel 2024 ha scelto di trasferirsi in Germania, dove il Borussia Dortmund ha visto in lui un talento da coltivare con cura.
Con la maglia giallonera ha già totalizzato 14 presenze e 7 gol tra campionato U19, Coppa DFB giovanile e Youth League, diventando una pedina importante anche in chiave futura. Il club tedesco lo ha persino aggregato alla prima squadra in occasione del Mondiale per Club FIFA della scorsa estate, segno della fiducia riposta nel suo potenziale.

Un’eredità di famiglia e un sogno che cresce
Samuele ha ereditato dal padre Pià non solo il talento, ma anche la passione e la dedizione. È stato proprio l’ex attaccante brasiliano a seguirlo passo dopo passo nella crescita, fin dai primi allenamenti nel giardino di casa. È lì che è nata la sua celebre esultanza, la ‘Inacio Mask', una mano aperta davanti al volto a lasciare scoperti solo gli occhi, un gesto ormai simbolico delle sue prodezze.
Oggi quella maschera accompagna ogni sua rete e rappresenta la sua firma sul campo. Con la 10 sulle spalle e le chiavi della squadra affidategli da Favo, Inacio è pronto a guidare l’Italia nella fase a eliminazione diretta dei Mondiali di Doha, dove sogna di continuare a scrivere la sua favola azzurra.