Chi è Nicolò Tresoldi, in gol all’esordio in Champions: il bomber che l’Italia si è fatta scippare

Nicolò Tresoldi ha fatto esultare i tifosi del Club Brugge alla prima occasione: esordio in Champions League con i nerazzurri belgi e rete dell'iniziale goleada rifilata al Monaco, ripagando immediatamente la fiducia che la società gli ha dato, prima prelevandolo in estate dall'Hannover, poi inserendolo titolare nel proprio attacco. Un ragazzo di soli 21 anni, emigrato in Germania per questioni familiari e che è cresciuto nell'Hannover esprimendo un talento ancor oggi in via di formazione. Che fa sorridere il Bruges e la nazionale Under 21 tedesca, ma al momento non l'Italia. Con cui potrebbe ancora giocare, nella Nazionale maggiore grazie alle nuove regole FIFA, ma il tempo stringe.
In Belgio, sponda Bruges, è già un idolo al di là di quanto fatto vedere giovedì sera in Champions League. Prelevato quest'etate per 6 milioni di euro, Nicolò Tresoldi non ha battuto ciglio nel lasciare la Germania e l'Hannover (club in cui è cresciuto giocando 7 stagioni) per la sua nuova avventura.

Tresoldi, esordio in Champions League col Bruges: la rete al Monaco che ha aperto alla goleada
Lontano dall'Italia, anche se lui italiano lo è di nascita: a 7 anni ha dovuto trasferirsi per questioni di lavoro della propria famiglia ma possiede doppia cittadinanza e la lingua del calcio, tradizionalmente, non ha confini. Ma a goderselo è il Belgio, il Club Brugge, i suoi tifosi e mister Hayen che ha avuto il coraggio di schierarlo titolare, senza remore. Scelta ripagata bel migliore dei modi dopo solo 32 minuti di gioco: imbucata di Vanaken, movimento da bomber puro dentro l'area di rigore e tocco di destro all'angolino, anticipando il portiere del Monaco aprendo le danze al poker finale.
Nicolò Tresoldi, il talento acquisito dalla Germania: i gol con l'Hannover, l'avventura al Bruges
Nicolò Tresoldi è nato a Cagliari, nel 2004, ma papà e mamma hanno dovuto compiere una scelta difficile, trasferendo per ragioni di lavoro la famiglia in Germania quando aveva solo 7 anni. E una smisurata passione per il calcio che il piccolo Nicolò ha riversato nelle giovanili dell'Hannover, dove si era stabilita la famiglia. Da lì a mettersi in mostra è bastato pochissimo: tanti gol in campionato, l'interesse della federazione tedesca, la concessione della doppia cittadinanza, l'esordio nelle Under della Germania. Un doppio passaporto che gli ha spalancato le porte della Nazionale tedesca ma non potrà vestire l'Azzurro malgrado la FIFA abbia recentemente cambiato le regole per i giocatori col doppio passaporto.
Perché Tresoldi può ancora giocare per l'Italia: le nuove regole FIFA
La FIFA recentemente ha ribaltato le regole per quei giocatori dalla doppia nazionalità: potranno cambiare nazionale e scegliere di rappresentare un Paese pur avendo già giocato con un altro. Una svolta epocale alla quale Nicolò Tresoldi rischia di arrivare troppo tardi, con l'Italia che si è fatta già "scippare" un talento di cui avrebbe necessità. Perché un calciatore possa decidere lo "switch" nazionale, deve infatti rispettare dei vincoli precisi: deve aver giocato massimo di tre partite internazionali con la precedente Nazionale e devono passare almeno tre anni da quando ha giocato l’ultima gara internazionale. Poi un ultimo, fondamentale, requisito: al momento di giocare la sua ultima partita ufficiale con la precedente Nazionale, non deve avere più di 21 anni. Nicolò Tresoldi è un classe 2004, nato il 20 agosto, e quindi i 21 li ha già compiuti. Inoltre, è nel giro Under 21 della Germania a pieno regime: l'ultima gara ufficiale in cui è sceso in campo con la maglia tedesca risale al 28 giugno 2025, quando ha perso la finale europea di categoria contro l'Inghilterra. Non è ancora stato convocato da Julian Nagelsmann, ma potrebbe essere solamente una questione di tempo.