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Chi è Florent Ghisolfi, il nuovo ds della Roma: ha un fiuto particolare nella scelta degli attaccanti

Ex calciatore ed ex allenatore, Ghisolhi ha intrapreso la carriera manageriale da pochi anni. Dietro i successi del Lens e del Nizza c’è la sua mano, in Costa Azzurra ha voluto il tecnico italiano, Farioli, che ha riportato il club della Costa Azzurra in Europa.
A cura di Maurizio De Santis
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Florent Ghisolfi è il nuovo direttore sportivo della Roma. Per spiegare chi è e perché il club capitolino ha deciso di puntare sul 39enne ex diesse del Nizza ci sono alcuni dettagli a cui fare riferimento: il primo, sa scovare sul mercato calciatori giovani e di prospettiva in modo particolare attaccanti e a lui sarà affidato il compito di trovare un'alternativa a Lukaku; il secondo, è stato lui a volere sulla panchina dei francesi il tecnico italiano, Francesco Farioli, che ha riscosso consensi per il gioco, l'identità tattica e i risultati (compresa la qualificazione in Europa League) che ha saputo portare in Costa Azzurra, al punto da convincere l'Ajax a portarlo in Olanda; il terzo, che è la summa dei primi due, coniuga sostenibilità e ruolo manageriale, abbinamento fondamentale per quadrare esigenze sportive e di bilancio.

Ghisolfi viene considerato la figura ideale per lavorare fianco a fianco con allenatori giovani e, da neo responsabile dell'Area Tecnica, sarà compagno di strada di Daniele De Rossi per alimentare il progetto giallorosso. Finito il periodo di rodaggio per DDR (grazie all'ottima rimonta in campionato e a una finale di Europa League sfiorata), adesso è il momento di guardare al futuro con altre prospettive.

Lens e Nizza, le imprese da direttore sportivo di Ghisolfi

Per farlo, servono anche forze nuove in squadra, a cominciare dal reparto avanzato: quando era al Lens puntò a mani basse sul belga Openda (poi ceduto al Lipsia per 42 milioni di euro) ed è dovuto a lui l'allestimento del gruppo che è riuscito a conquistare una qualificazione storica in Champions League; a Nizza la stagione in chiaroscuro di Boga (ex Atalanta e Sassuolo) è stata ampiamente compensata dal rendimento della punta nigeriana Moffi (11 gol). Proverà a estrarre il più classico coniglio dal cilindro anche nella Capitale, laddove il tempo di Big Rom sembra finito (considerati anzitutto i costi).

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Dal campo alla scrivania: le esperienze da calciatore e allenatore

Ghisolfi s'è dedicata in un secondo momento all'aspetto manageriale del calcio. In precedenza è stato anche calciatore, in campo ha ricoperto il ruolo da centrocampista: c'è andato per una decina d'anni indossando le maglie di Bastia e Reims senza particolari fortune. A 29 anni appende le scarpette al chiodo e tenta il percorso da allenatore: prova a farsi le ossa da vice prima con con Olivier Guegan e David Guion (al Reims) poi con Michael Landreau (al Lorient). Nel 2019 arriva l'ennesima svolta della carriera: dice addio al calcio giocato e lo guarda da un'altra prospettiva, quella dirigenziale. Roma è l'occasione per fare il salto di qualità.

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