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Cesc Fabregas verso Leverkusen, il Como studia subito il sostituto più adatto: spunta Davide Ancelotti

Con Carlo Ancelotti lontano da Madrid, può iniziare in estate l’avventura di Davide che dopo 12 anni di “gavetta” a cospetto del padre, con cui ha vinto tutto ovunque, potrebbe iniziare la carriera da primo allenatore. Partendo da Como che saluterà Fabregas pronto ad andare a Leverkusen a sostituire Xabi Alonso, diretto verso la Casa Blanca.
A cura di Alessio Pediglieri
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Davide Ancelotti, 36 anni, dal 2016 ha il patentino UEFA A ma non ha mai ricoperto la carica da primo allenatore
Davide Ancelotti, 36 anni, dal 2016 ha il patentino UEFA A ma non ha mai ricoperto la carica da primo allenatore

Davide Ancelotti ha già vinto tutto e ripetutamente. Dal lontano 2012, da quando era preparato atletico del PSG prima e del Real poi, per poi iniziare la sua carriera da assistente con papà Carlo in panchina, in Germania col Bayern nel 2016, ha iniziato il suo lungo iter per i club europei facendo incetta di trofei come nessun altro. A soli 36 anni ha maturato una esperienza incredibile, per i più irraggiungibile ed invidiabile che ora potrebbe lanciarlo per l'avventura in solitaria. Re Carletto è in procinto di affrontare l'avventura come ct del Brasile ma Davide sembra decisamente intenzionato per la prima vola a staccarsi e trovare un ingaggio da primo allenatore. Tra i tanti pretendenti, c'è anche il Como delle meraviglie di Cesc Fabregas con lo spagnolo sempre più vicino a sostituire Xabi Alonso a Leverkusen.

Dal 2012 Davide Ancelotti segue le orme di papà Carletto, prima come preparatore atletico poi come vice.
Dal 2012 Davide Ancelotti segue le orme di papà Carletto, prima come preparatore atletico poi come vice.

Carlo Ancelotti saluta il Real, effetto a catena: Xabi a Madrid, Fabregas a Leverkusen

Da Ancelotti senior ad Ancelotti junior, anche quando si parla di valzer delle panchine dei club europei si inizia e si finisce in famiglia. Perché proprio l'addio annunciato di Carlo dalla panchina del Real Madrid ha scatenato il classico effetto domino che ha visto Xabi Alonso salutare il Bayer Leverkusen. Dove potrebbe sedere Cesc Fabregas, dopo l'entusiasmante stagione alla guida di un Como che ha impressionato per qualità, spirito, idee. Lasciando libera una panchina che potrebbe essere colmata proprio da Davide Ancelotti, deciso a uscire dall'ombra del padre.

Davide Ancelotti, 12 anni di vittorie all'ombra di papà Carlo: le strade portano a Como

Dopo ben 12 anni trascorsi a supportare il padre sulle panchine del PSG, del Real Madrid, del Bayern Monaco, del Napoli e dell'Everton, vincendo tutto ciò che c'era da vincere, Davide Ancelotti ha deciso di mettere a frutto la licenza UEFA A ottenuta nel 2016, da primo della classe, proponendosi per il mercato in arrivo come primo allenatore in cerca di contratto. Esperienza, conoscenze e ultimamente anche un supporto manageriale da primo della classe con l'agenzia di David Villa che ne cura gli interessi, Ancelotti jr potrebbe essere vicino ad un debutto italiano, sulla panchina del Como, con il benestare del Real Madrid che sa l'occhio di riguardo che il neo tecnico avrebbe per il pupillo e osservato speciale – qualora rimanesse ancora in riva al Lago – Nico Paz.

Davide Ancelotti in panchina con papà Carlo ai tempi del Napoli, sua prima esperienza in Serie A
Davide Ancelotti in panchina con papà Carlo ai tempi del Napoli, sua prima esperienza in Serie A

Fabregas, a Como missione compiuta: "Vorrei lasciare in eredità un grande club e un ambiente di lavoro spettacolare"

Dopotutto l'addio di Cesc Fabregas sembra ineluttabile dopo quanto di ottimo fatto con i lariani che hanno disputato un campionato di Serie A da neopromossa d'elite, conquistando una salvezza più che tranquilla ma soprattutto esprimendo un calcio di altissima qualità e talento. I contatti con il Leverkusen, club che non disdegna l'ex Barça in panchina, c'erano stati già tempo fa, con la dirigenza tedesca pronta a spalancargli le porte. Sull'argomento lo stesso Fabregas è stato sempre sibillino ma con l'attuale panchina scoperta in Germania risuonano da monito le sue ultime dichiarazioni sul proprio futuro: "Vorrei lasciare un'eredità. L'importante è che chi verrà dopo di me trovi un grande club, con giocatori altamente qualificati e un ambiente di lavoro spettacolare. È questo che vorrei lasciare al Como e quando sarà il momento, qualcosa verrà detto su questo argomento"

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