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Ceferin sbatte la porta in faccia a Super Champions o Superlega: “Mai a tornei per sole 12 squadre”

Aleksander Ceferin ha ribadito il proprio no alla sola idea di tornare a parlare di SuperLega o Super Champions: “L’unico valore duraturo deriva solo dall’unità. Il calcio è un posto dove apparteniamo tutti non solo 12 club esclusivi”.
A cura di Alessio Pediglieri
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Aleksander Ceferin ha detto no e lo ha fatto nel modo più perentorio e diretto che avrebbe potuto. Così il patron dell'Uefa ha risbattuto la porta in faccia a chi sta di nuovo a fomentare l'idea della Superlega, l'esclusivo torneo riservato ai soli club d'elite che di tanto in tanto ritorna in auge. "Mai una competizione a sole 12 squadre" ha tuonato il numero uno del calcio europeo, "siamo inclusivi e per i cambiamenti. Ma se sono per tutti, non per pochi".

Ceferin conferma il definitivo no dell'UEFA ad un calcio d'elite: "Mai eventi non inclusivi"

L'occasione è stata l'assemblea generale tenutasi a Roma da parte dell'EFC, ex ECA, presieduta dal proprietario del PSG, Nasser Al-Khelaïfi che prese il posto che fu di Andrea Agnelli per anni. Un grande amico del presidente della Uefa Aleksander Ceferin, al posto di uno dei suoi oramai storici e dichiarati nemici. Così il numero uno del calcio europeo non si è fatto pregare nel ritornare su uno degli argomenti su cui da subito non accetta mezze misure e ha tenuto a precisare che non vi sarà mai alcuna possibilità di uno scenario secondario alla Champions League. Cambiata e riformata, ma a carattere inclusivo: "L'Europa definisce degli standard quando si parla di calcio mondiale e dal di fuori ci sono stati tentativi di riformare il nostro sport, ma noi non organizzeremo mai una competizione per 12 club".

Ceferin smentisce la collaborazione con la A22: "Il valore duraturo deriva dall'unità non dai singoli"

Ceferin si è professato per il cambiamento e la novità anche nel calcio: "Promuoviamo un calcio inclusivo e che sia un'ancora nei momenti difficili che viviamo. Il calcio è un posto dove apparteniamo tutti. Davanti a crisi politiche e sociali abbiamo bisogno di qualcosa che unisca e il calcio ha questo ruolo e dobbiamo conservarlo. Il cambiamento fa parte della storia del calcio e lo sappiamo bene" ha concluso, smentendo però le voci di una possibile collaborazione con la A22, la società che creò la superlega. "Il valore duraturo deriva solo dall'unità, dall'equilibrio e da riforme che rafforzano tutti, non solo pochi".

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