Caressa contro Cassano: “Ho sentito dire cose assurde sull’Inter”. Bergomi ci mette il carico

La semifinale d'andata di Champions League tra Inter e Barcellona ha creato un dibattito a distanza e Fabio Caressa non ha perso l'occasione per lanciare una frecciatina a una sua conoscenza. Gli opinionisti si sono divisi molto sulla prestazione dei nerazzurri che sono riusciti a tornare a Milano con un pareggio che lascia aperte tutte le possibilità per la finale. Nei giorni scorsi Antonio Cassano aveva distrutto la squadra di Inzaghi, definendo pessima la stagione anche in caso di vittoria della Champions, e il suo parere ha creato grande dibattito.
Negli studi post partita di Sky i discorsi sono finiti inevitabilmente sull'Inter e il telecronista non ha perso l'occasione per lanciare la sua stilettata verso l'ex giocatore senza nominarlo mai, appoggiato da Bergomi che in modo laconico archivia la questione mettendoci il carico. È un duello a distanza già visto nei mesi scorsi e che ancora una volta è destinato a infiammare i social.

La frecciata di Caressa contro Cassano
Il terreno di contesa è la partita dell'Inter a Barcellona, finita 3-3 dopo uno spettacolo incredibile che ha incantato l'Europa. Per Cassano però non è bastato e al triplice fischio ha commentato duramente la prestazione dei nerazzurri, giudicando poco soddisfacente la loro stagione persino in caso di vittoria della Champions League. parole che sono state raccolte da Caressa che non ha perso occasione per ribadire il suo pensiero e andare contro l'ex giocatore: "Ma io ho sentito delle cose assurde sull'Inter. Assurde. Ho sentito dire che ha giocato male a Barcellona, una squadra che ha fatto praticamente 4 gol in casa del Barcellona".
A quel punto interviene Bergomi che con la sua solita pacatezza lancia un'altra frecciata mettendoci il carico: "Sì ma dove le hai sentite Fabio…". Il telecronista non fa mai il nome di chi ha proferito quel pensiero e neanche la trasmissione, ma lascia facilmente intuire che si tratti di Fantantonio: "Non in tv ma basta aprire un social, un podcast". La questione viene chiusa ancora da Bergomi con un laconico e amareggiato "E vabbè allora…" che racchiude tutto il pensiero sulla questione.