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Calciatore condannato per l’omicidio di un ciclista, può tornare a giocare dopo 7 mesi di carcere

L’attaccante del Mansfield Town, Lucas Akins, può rientrare in campo dopo aver scontato solo la metà della condanna inflittagli. La storia arriva dall’Inghilterra e fa riferimento a un tragico caso di cronaca avvenuto nel 2022.
A cura di Maurizio De Santis
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Lucas Akins è il calciatore del Mansfiled Town che ad aprile scorso è stato condannato a 14 mesi di carcere per omicidio stradale e adesso potrebbe tornare in campo. Ha scontato la metà della pena detentiva ma il club lo ha inserito nella rosa dei giocatori tesserati, una situazione che ha generato molte polemiche in Inghilterra: com'è possibile che gli sia offerta la possibilità di tornare a giocare così presto? È la domanda che spacca l'opinione pubblica. La vicenda risale al marzo del 2022 quando, in un tragico incidente, perse la vita il 33enne Adrian Daniel, che venne sbalzato dalla bici a causa dell'impatto con la vettura.

Akins si trova attualmente recluso nella prigione del West Yorkshire dopo essersi dichiarato colpevole per il reato che gli è stato imputato. Non ha cercato scuse balorde né s'è appellato ad attenuanti particolari: il destino ha voluto che divenisse parte di una sciagura. Oltre alla detenzione, gli sono state imposte anche pene accessorie quali la frequentazione di corsi di sicurezza stradale e il divieto di mettersi al volante per i prossimi quattro anni.

Akins e l'incidente che ha causato la morte del ciclista

La ricostruzione dell'incidente e la dinamica della collisione aiutarono allora a stabilire cosa era accaduto. La stessa testimonianza di Akins contribuì a fare luce sull'indagine per la morte del ciclista. Il giocatore ammise di avere ignorato uno stop a un incrocio e il fatto che fosse a bordo della sua macchina assieme ai due figli (rispettivamente di 7 anni e 7 mesi) fu ritenuta attenuante da parte del giudice nella valutazione della sua posizione, gravata da un'evidente negligenza alla guida.

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Daniel venne speronato e, in seguito alla caduta, riportò ferite molto serie alla testa. Il ricovero in ospedale e le cure mediche non servirono a salvargli la vita per le lesioni cerebrali conseguenza dell'urto con la macchina del calciatore. Morì dieci giorni dopo.

Le polemiche per l'opportunità di tornare in campo dopo 7 mesi

La scarcerazione anticipata è divenuta la pietra dello scandalo: se a novembre sarà effettivamente liberato, potrà essere convocato e giocare nella seconda parte della stagione di League One (la terza serie calcistica inglese). Il Mansfield Town ha indicato il nome di Akins nella lista dei calciatori formalmente a disposizione per il campionato 2025-2026, ecco perché è prevedibile che il giocatore riprenda il suo posto in attacco anche prima che si chiuda l'anno in corso.

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L'eventuale ritorno alle competizioni ha già alimentato discussioni anche in virtù di quanto avvenuto fino a poco prima del verdetto: aveva continuato a giocare anche a processo in corso, fino a poche ore prima che fosse pronunciata la sentenza di colpevolezza e condanna.

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