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Bonucci era in fuorigioco domenica, ma non lo sarebbe stato mercoledì: la surreale beffa per la Juve

Al danno del gol annullato a Milik per fuorigioco inesistente di Bonucci, per la Juventus si aggiunge anche un’ulteriore beffa. Il capitano bianconero mercoledì non sarebbe stato valutato in offside.
A cura di Paolo Fiorenza
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C'è poco da girarci intorno, quanto accaduto domenica sera a Torino non è il semplice episodio arbitrale controverso, ma la più grande topica da quando esiste il VAR. Se c'era una situazione per la quale si pensava che la Video Assistant Referee Technology avrebbe dato una mano decisiva ai direttori di gara per prendere decisioni corrette e oggettivamente indiscutibili, quella era proprio il fuorigioco. Si traccia una linea e si vede chi è avanti e chi è dietro, fine.

Eppure incredibilmente in Juventus-Salernitana la linea è stata sì tracciata, ma senza considerare un giocatore difendente (Candreva) che teneva in gioco Bonucci di un bel mezzo metro, con la conseguenza che il gol regolarissimo del 3-2 della Juve segnato da Milik – inizialmente convalidato dall'arbitro Marcenaro – è stato poi annullato dopo il richiamo erroneo del VAR (l'esperto Banti, coadiuvato da Meli come AVAR).

La rissa finale di Juve-Salernitana
La rissa finale di Juve-Salernitana

Se all'estero parlano di "scandalo", in Italia le polemiche infuriano e si resta in attesa delle spiegazioni ufficiali da parte dell'AIA. Quella più probabile – a meno di non sfidare il buon senso e la capacità oftalmiche di chi era in sala VAR – è che le immagini filmate dagli spalti e spuntate poi sui social non fossero in quel momento a disposizione e dunque nessuno abbia avuto modo di vedere che in basso c'era anche Candreva, concentrando l'osservazione dell'episodio solo sull'area di rigore. Altrimenti davvero non si capisce come e perché siano state tracciate le linee relative a Bonucci e al presunto ultimo difendente della Salernitana, misteriosamente non identificato in Candreva.

Oltre al danno dei quasi sicuri 3 punti che ha visto sfumare in extremis, per la Juventus c'è anche la beffa che tra pochi giorni, mercoledì prossimo, ospiterà il match di Champions League contro il Benfica. In quella circostanza, come da fresca innovazione introdotta nel calcio europeo, sarà in funzione il SAOT, ovvero il fuorigioco semiautomatico. "È un sistema basato su una serie di telecamere. Installiamo da 10 a 12 telecamere all'interno dello stadio, sotto il tetto. Queste telecamere seguono i giocatori e questi dati vengono quindi elaborati e calcolati quasi in tempo reale dal software, ed inviati automaticamente al VAR e agli operatori", aveva spiegato Johannes Holzmüller, direttore FIFA per la tecnologia e l'innovazione del calcio.

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Le telecamere in questione consentono di tracciare fino a 29 punti corporei per ciascun calciatore, il che – in aggiunta ad un sensore collocato nel pallone – dovrebbe consentire di consegnare quasi istantaneamente al VAR, ed eventualmente all'arbitro quando richiamato per l'on-field review, una ricostruzione tridimensionale infallibile di quanto accaduto in campo. Con la conseguenza, qualora il marchiano errore sia effettivamente dipeso dalle differenze di sistema tra Serie A e Champions League (telecamere, sensori ed Intelligenza Artificiale), che Bonucci, in fuorigioco domenica, non lo sarebbe stato di mercoledì. Una vicenda tanto surreale quanto amara per la Juve, il cui pensiero è racchiuso nel post di Bonucci di stamattina: "Siamo stati depredati".

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