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Antonio Conte: “Ad Arezzo presi una mazzata nei denti, ringrazio il Signore di essere stato mandato via”

Antonio Conte si è raccontato nel corso di un’intervista in cui ha parlato della sua esperienza da allenatore: “Io ad Arezzo prendo questa bella mazzata nei denti e capisco che devo studiare. Ringrazio il Signore di essere stato mandato via”.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Antonio Conte è stato il grande protagonista dello Scudetto vinto sulla panchina del Napoli. Il quarto nella storia del club azzurro che è poi riuscito a trattenere l'allenatore salentino respingendo le avances della Juventus che ormai era certa di poterlo riportare in bianconero. Una storia incredibile la sua, capace di vincere praticamente ovunque sia stato. E proprio in un'intervista a Sky Sport in cui Conte si racconta a tutto tondo, emergono alcuni dettagli della sua carriera. Un percorso che è cresciuto col tempo fatto di successi ma anche di grandi cadute.

Proprio da queste, come sottolineato da Conte, è riuscito a costruire poi le sue vittorie. E per questo ricorda il periodo in cui diventò allenatore dell'Arezzo nella stagione 2006/2007. Seconda esperienza dopo Siena in cui era al fianco di Gigi De Canio. Per Conte fu però un'avventura a due facce. Arrivò l'esonero lasciando il posto a Sarri anche se poi fu richiamato non riuscendo però a centrare la salvezza. Ed è qui che ha iniziò la sua carriera: "Ad Arezzo non ero un allenatore, e allora prendo questa bella mazzata nei denti e capisco che devo studiare".

Conte ricorda proprio come iniziò la sua esperienza all'Arezzo: "Quando arrivai lì non ero un allenatore ma uno che pensava di essere allenatore in virtù del fatto di essere stato allenato dai migliori tecnici di quel periodo – spiega Conte che elenca tutti -. Tranne Capello, sono stato allenato da Trapattoni, Ancelotti, Fascetti, Sacchi, Lippi e Mazzone". Ma era l'atteggiamento sbagliato per approcciarsi a un'esperienza simile: "Non ero un allenatore e allora prendo questa bella mazzata nei denti e capisco che devo studiare".

Antonio Conte durante l'esperienza da allenatore ad Arezzo.
Antonio Conte durante l'esperienza da allenatore ad Arezzo.

Il momento in cui Conte ad Arezzo ha capito come doveva migliorarsi

L'allenatore salentino racconta come quel tipo di avventura sia stata in realtà la sua salvezza: "Io Ad Arezzo ho fatto 5 anni in uno, e lì divento allenatore e ringrazio il Signore di essere stato mandato via perché se non fossi stato mandato via e non avessi capito alcune dinamiche non mi sarei messo a studiare per cercare chi mi potesse dare qualcosa di più". E conclude sottolineando cosa non andava nel suo percorso da allenatore fino a quel momento: "Sarei rimasto Antonio Conte che pensa di essere allenatore ma ancora giocatore nella testa".

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