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Agnelli e Zhang a Casa Milan: niente mercato, si parla di Lega, stadi e diritti tv

Nessuna trattativa segreta di mercato in corso tra Milan e Juventus. Andrea Agnelli si è presentato quest’oggi a Casa Milan per un confronto con la dirigenza rossonera e non solo, perché c’è anche Zhang (Inter) per parlare della politica del pallone: dalla Lega, al ritorno del pubblico negli stadi, fino ai diritti tv da rivedere.
A cura di Alessio Pediglieri
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Andrea Agnelli, presidente della Juventus a Casa Milan, il quartier generale rossonero. Per un attimo la notizia ha subito fatto il giro degli osservatori di calciomercato, pensando vi fosse in corso una super trattativa tra i due club con il massimo dirigente bianconero impegnato in prima persona. Poi la realtà p venuta fuori subito dopo: la riunione riguarda temi relativi alla ‘politica' del pallone, i rapporti dei club con la Lega Calcio. Tanto che nel ‘summit' dirigenziale ci sarebbero anche altre società di Serie A come l'Inter che ha mandato il presidente Zhang.

Dunque, nessun machiavellico giro di trattative ma semplicemente un confronto ‘politico' tra le varie dirigenze dei club principali con argomento la Lega e ciò che accadrà da qui ai prossimi mesi, con le valutazioni del caso sull'attuale gestione. Sul piatto il sistema calcio e il futuro della Serie A, con il nuovo corso appena iniziato e soprattutto la gestione economica e burocratica di un prodotto che per Agnelli è risaputo mancare di appeal internazionale.

Gli argomenti non sono stati resi noti, ma di certo non c'è il mercato. Una sola volta Andrea Agnelli si è mosso per una trattativa: quella di Cristiano Ronaldo due stagioni fa. Per il resto ha sempre lasciato carta bianca a Marotta prima e a Paratici poi. Proprio la mancanza del ds al suo fianco fa pensare che non si parlerà di compravendite ma di temi più attuali e importanti per il sistema.

Oltre alle dinamiche interne alla Lega e alle evoluzioni politiche, ci si confronterà probabilmente anche sui diritti tv, altra spina del calcio post Covid, così come la riapertura degli stadi al pubblico. Una procedura frenata dal Governo che non vede di buon grado il ritorno dei tifosi alle partite in un momento in cui la ricaduta verso un nuovo contagio è segnalato dalle curve epidemiologiche in rialzo.

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