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Allegri 30 anni fa era presente in un altro 5-1 alla Juve: ma oggi è dal lato sbagliato della storia

Massimiliano Allegri non lo avrebbe mai detto 30 anni fa, quando faceva gol alla Juve in un mortificante 5-1 rifilato dal suo Pescara ai bianconeri, che una vita dopo sarebbe stato lui ad essere umiliato dal Napoli con lo stesso storico punteggio: in mezzo nessuno era mai più riuscito a rifilare cinque reti alla Juve in una sola partita.
A cura di Paolo Fiorenza
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Il giorno dopo la Juventus si risveglia tramortita sotto i colpi di un Napoli che non solo ha vinto uno scontro diretto per lo Scudetto, facendo precipitare i bianconeri a ben 10 punti di distanza quando manca una sola gara al termine del girone d'andata, ma ha inferto alla Vecchia Signora un'umiliazione storica. Non è un'esagerazione, visto che per ritrovare cinque gol incassati dalla Juve in una sola partita bisogna tornare indietro addirittura di 30 anni.

Massimiliano Allegri a capo chino al Maradona: per la sua Juve è stato un massacro
Massimiliano Allegri a capo chino al Maradona: per la sua Juve è stato un massacro

Domenica 30 maggio 1993 si giocava allo stadio Adriatico Pescara-Juventus, match che sembrò mettersi subito bene per i bianconeri, all'epoca allenati da Trapattoni, visto che dopo appena 2 minuti Ravanelli portò in vantaggio gli ospiti. Il prosieguo della partita fu tuttavia una mattanza per Baggio e compagni, che incassarono cinque gol degli scatenati abruzzesi: fu appunto quella l'ultima volta in cui la Juve subì cinque reti in qualsiasi competizione.

Finì 5-1, identico risultato di venerdì sera al Maradona: in campo era presente da giocatore Massimiliano Allegri, che dunque ha preso parte ad entrambe le partite, sia pure in un ruolo diverso e dalle parti opposte della storia. Il 55enne livornese quel giorno giocava sulla sua abituale mattonella di trequartista alle spalle della coppia formata da Borgonovo e Compagno e mise a segno il gol del pareggio su calcio di rigore. Le successive reti furono realizzate da Borgonovo, Carrera nella propria porta, Martorella e Palladini.

Sicuramente mai quella domenica di 30 anni fa Allegri avrebbe pensato che sarebbe stato l'unica persona presente fisicamente in due 5-1 ai danni della Juve così lontani nel tempo. Adesso non può fare altro che leccarsi le ferite ed appellarsi alla sua filosofia più volte enunciata: "In questo momento il Napoli è più forte delle altre – ha detto ieri sera al termine del match – poi magari tra due mesi cambieranno le cose. Nel calcio quello che vale oggi, non vale domani. Loro hanno il vento in poppa, tra due mesi magari cambia…".

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