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Alessandro Florenzi annuncia il ritiro improvviso dal calcio a 34 anni: “Grazie di tutto, amico mio”

Alessandro Florenzi ha annunciato il suo ritiro dal calcio giocato a 34 anni: “Voglio ringraziare infine tutti coloro che mi hanno accompagnato in questo lungo viaggio”.
A cura di Vito Lamorte
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Alessandro Florenzi ha annunciato il suo ritiro dal calcio giocato. A 34 anni finisce la carriera del jolly romano che ha deciso di appendere gli scarpini al chiodo dopo l’esperienza quadriennale al Milan, con il quale ha vinto uno Scudetto.

Il classe 1991 si è formatosi nel settore giovanile della Roma e dopo essere stato capitano della Primavera è arrivata la promozione in prima squadra: dopo più di 200 presenze in giallorosso Florenzi ha vissuto due esperienze all'estero, Valencia e PSG, prima di accasarsi al Milan. Nel 2021 è stato uno dei protagonisti della magnifica cavalcata dell'Italia verso la vittoria di EURO 2020.

L’ultima esperienza al Milan è stata condizionata anche da un problema al ginocchio e il 30 giugno è arrivato l'addio: nonostante diverse offerte dall'estero, alla fine Florenzi ha deciso di chiudere una parentesi della sua vita.

L'annuncio di Florenzi: "Voglio ringraziare infine tutti coloro che mi hanno accompagnato in questo lungo viaggio"

L’annuncio di Alessandro Florenzi è arrivato con un video sui suoi profili social realizzato su un campetto di Roma dedicato a Francesco Valdiserri, morto dopo essere stato travolto da un’auto a 18 anni mentre camminava su un marciapiede della Capitale.

Grazie di tutto, amico mio

Mi hai insegnato ad amare tutti i tifosi, dal primo all’ultimo senza eccezione.
Ognuno di voi mi ha spinto a migliorare e ognuno di voi mi ha aiutato a risollevarmi dalle cadute che fanno parte di questo sport come della vita: vi sono davvero grato.

Voglio ringraziare ogni compagno, allenatore, componente dello staff e dirigente, tutti nessuno escluso: giorno dopo giorno il vostro supporto e la vostra professionalità mi hanno permesso di crescere come uomo e come calciatore.

Ringrazio te, Ale, per aver visto qualcosa di speciale in quel piccoletto in mezzo al campo 17 anni fa. Tu e la famiglia della WSA siete stati, siete e sarete sempre una parte essenziale della mia vita, non solo calcistica.

Voglio ringraziare infine tutti coloro che mi hanno accompagnato in questo lungo viaggio, in particolare tutte le persone che lavorano silenziose dietro le quinte: ognuno di voi ha lasciato un segno dentro di me. Senza di voi non sarei la persona che sono oggi.

Grazie ancora, amico mio: oggi ci salutiamo ma tu farai sempre parte di me

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