video suggerito
video suggerito

Agüero racconta la sua storia: “Camminavo e sentivo odore di marijuana, non sapevo cosa fosse”

Sergio Aguero ha raccontato alcuni momenti della lunga carriera e ha parlato di tutto, compresi i suoi primi passi nel mondo del calcio grazie al padre: “Non ha mai detto che giocavo bene. Non voleva che diventassi arrogante”.
A cura di Vito Lamorte
0 CONDIVISIONI
Immagine

"È pazzesco. Quella statua rimarrà sempre lì. Col tempo ho capito quanto fosse importante quel gol. È il gol più importante della mia carriera e il più importante per il Manchester City . Lo so. Sono felice, orgoglioso, di averlo segnato e che rimarrà per sempre nella storia del club". Così Sergio Aguero ha parlato della statua che gli hanno dedicato a Manchester per ricordare il gol che riportò il titolo al City dopo quasi cinquant'anni. Un momento che nell'immaginario collettivo che non verrà mai dimenticato da chi segue il calcio a 360° e ama il calcio inglese.

Lo stesso argentino, che ha rilasciato una lunghissima intervista al quotidiano inglese The Guardian, in cui ha ripercorso gran parte della sua lunga carriera e ha parlato di tutto, compresi i suoi primi passi nel mondo del calcio grazie al padre: "Da bambino pensavo: ‘Oh, è così facile: questi ragazzi non si allenano mai, si grattano solo le palle'. Ma no. È fondamentale avere qualcuno dalla propria parte. Nel mio caso, mio ​​padre. Era molto severo. Alla fine, se non fosse stato così, cosa sarebbe successo alla mia vita? Bisogna guardare le cose da un'altra prospettiva. E se non mi avesse spinto a giocare? In quartieri come il mio, dove c'è molta droga, camminavo per le strade e sentivo odore di marijuana. Non sapevo cosa fosse, ma quando l'ho detto a mio padre è impazzito".

Immagine

Sempre sul padre ha raccontato un aneddoto: "Non ha mai detto che giocavo bene. Non voleva che diventassi arrogante".

Aguero e il suo arrivo al Manchester City: "Non sapevo una parola di inglese"

Il Kun ha raccontato anche il suo arrivo al Manchester City: "Non sapevo una parola di inglese. Pablo Zabaleta mi ha aiutato molto. C'erano David Silva, Yaya Touré, Carlos Tevez. Quando mi sono seduto al tavolo degli inglesi, ho pensato: ‘Merda'. Mi hanno detto: ‘Vieni, siediti'". Ho ascoltato e, a poco a poco, senza nemmeno aver preso in mano una matita o aver avuto un insegnante, ho iniziato a capire. Gli inglesi sono stati molto buoni con me. Mi hanno trattato bene, mi hanno difeso".

Aguero prima del City era stato grande protagonista in Spagna con l'Atletico Madrid, dove segnò 74 gol in 175 presenze e si mise in mostra in Europa dopo la sua esplosione all'Independiente.

Immagine

Aguero: "A Barcellona ero grasso come un barile"

Aguero si è soffermato anche sul suo breve periodo al Barcellona: "Sarebbe stato spettacolare, l'opportunità di raggiungere la Coppa del Mondo con Messi in ottima forma e insieme". Poi il problema cardiaco e lo stop forzato. L'ex attaccante argentino ha parlato in maniera ironica anche del suo stato di forma durante il periodo in Catalogna: "Non ero grassoccio, ero grasso come un barile."

Infine il Kun ha ricordato che ha segnato il suo ultimo gol al Real Madrid: "Non è male. E sapete cosa mi porto via dal Barcellona? La passione che la gente aveva per il club. Quanto sono stati gentili con me, come mi hanno trattato. Era come se fossi Messi ".

0 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views