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Virtus Bologna e Olimpia Milano pronte alla battaglia: il programma delle Finali Scudetto

Le due corazzate del basket italiano, Virtus Bologna e Olimpia Milano, si affrontano nella rivincita della finale giocata un anno fa e vinta dalle “V Nere”. Si preannuncia una serie equilibrata.
A cura di Luca Mazzella
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Da adesso non si scherza più. Archiviate senza problemi e con due sonori 3-0 le semifinali contro il Banco di Sardegna Sassari e la Bertram Derthona Tortona, per le due corazzate della pallacanestro italiana è arrivata l'ora della finalissima, con vista scudetto. Virtus Bologna e Olimpia Milano e, a partire dalle 21:00 di stasera (diretta Discovery Plus, Rai Sport ed Eurosport 2, per la prima volta in 4k), iniziano la loro scalata verso il sogno tricolore. I primi per bissare il successo di un anno fa, i secondi per riscattare proprio quel 4-0 che grida ancora vendetta e che fu pesantemente condizionato dalle fatiche d'Eurolega e dalla cocente eliminazione di pochi giorni prima in semifinale contro il Barcellona.

Le due squadre arrivano all'appuntamento più atteso con tutti gli effettivi a disposizione, in ottima stato di salute e forti, come detto, dei successi netti arrivati sia nel turno precedente contro le temibili Tortona e Sassari che nei quarti di finale contro la Vuelle Pesaro e la UNAhotels Reggio Emilia, in quattro serie nelle quali sia Ettore Messina che Sergio Scariolo, quest'ultimo al primo anno da coach della Virtus, hanno sapientemente gestito la fatica dei loro migliori giocatori proprio per arrivare come meglio non si poteva alla Finale.

Il meglio del meglio di quest'anno

Considerando sia le partite giocate in stagione regolare che quelle ai Playoffs, si intuisce subito il livello di eccellenza delle due compagini, con Bologna miglior attacco dell'anno e Milano quarta, Bologna prima per valutazione media e Milano seconda, Bologna prima per percentuale al tiro dia da due che da tre, e Milano seconda. Nelle due semifinali giocate l'Armani ha inflitto 18.2 punti di scarto medio alle sue rivali, contro i 13.0 di Bologna. Milano è anche la miglior squadra per media assist in post-season con 22.7 a partita, contro i 20.3 di Bologna. Dietro questi numeri, il lavoro di due perfezionisti come Ettore Messina e Sergio Scariolo, che coerenti con le proprie idee hanno plasmato nel migliore dei modi due gruppi a loro immagine e somiglianza, superando con il gioco collettivo e i rispettivi punti di forza anche i momenti più critici quanto a infortuni e defezioni.

Il programma

Si parte stasera alla Segafredo Arena di Bologna, che ospiterà le prime due partite della serie e l'eventuale gara 7 visto il primo posto conquistato in stagione regolare da Milos Teodosic e compagni. Si gioca ogni due giorni, con l'eventuale bella finale prevista per il 20 giugno.

Per le due squadre vincitrici rispettivamente di Supercoppa italiana ed Eurocup e Coppa Italia il successo potrebbe valere lo scudetto numero 17, nel caso della Virtus, e il numero 29 nel caso dell'Armani Exchange, che dopo l'eliminazione ai Playoffs di Eurolega ha recuperato tutti i suoi migliori giocatori ed è pronta scucire il tricolore dal petto dei rivali, in una serie che racchiude mille storie al suo interno.

I due migliori roster del campionato

Come testimoniano i numeri di squadra all'appuntamento finale sono arrivati i gruppi più forti e collaudati dell'intero campionato, con roster profondissimi e batterie di italiani decisivi, con la maggior fisicità e il maggior estro nei due direttori d'orchestra, ovvero il serbo Milos Teodosic (15.5 punti e 6.0 assist di media un anno fa, valsi il titolo di MVP della Finale) e Sergio Rodriguez, il Chacho (MVP delle semifinali con 10.3 punti e 6.3 assist di media), per molti all'ultima apparizione in canotta meneghina visto il quasi sicuro ritorno al Real Madrid in estate.

I due playmaker sono tuttavia solo i due volti più rappresentativi di corazzate che possono vantare campioni come Marco Belinelli, Nicolò Melli, Gigi Datome, Shavon Shields, Toko Shengelia, Momo Jaiteh (MVP dell'ultima Eurocup), Kyle Hines, Kyle Weems, Daniel Hackett e tanti altri ancora, dall'ex di lusso Giampaolo Ricci oggi tra le fila di Milano ma un anno fa campione d'Italia da capitano di Bologna a quel Nico Mannion che superati i problemi fisici di inizio anno conta di mettersi in mostra nel palcoscenico più importante, passando per l'enfant prodige Alessandro Pajola, entrato ormai nel cuore dei tifosi virtussini che vedono in lui la bandiera del futuro. In più, l'incrocio tra Gianmarco Pozzecco, oggi vice di Ettore Messina ma annunciato la scorsa settimana come prossimo coach dell'Italbasket, e i tanti azzurri, sia quelli già menzionati che i preziosi gregari Tommaso Baldasso, Amedeo Tessitori, Davide Alviti e Paul Biligha, rappresenta una delle tante storie nella storia da seguire.

Insomma, due squadre che dal primo al dodicesimo giocatore sono attrezzate per sfidarsi fino all'ultimo colpo. Quello che tutta Italia si augura, nell'ennesimo capitolo di una rivalità che dal prossimo anno si farà doppia, con la partecipazione della Virtus alla prossima Eurolega in virtù della vittoria dell'Eurocup. Prima che tutto ciò accada però, c'è da conquistare uno scudetto. Da stasera si fa sul serio.

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