Luis Scola aggredito nel dopogara di Trapani-Varese in Serie A di basket: cos’è successo nel tunnel

L'amministratore delegato della Pallacanestro Varese, Luis Scola, ha subito una aggressione nel tunnel, subito dopo la fine della partita del campionato di basket di Serie A tra Trapani Shark e Pallacanestro Varese, conclusasi con la vittoria degli ospiti in un clima di assoluta tensione. Il dirigente argentino, secondo alcune testimonianze oculari, sarebbe stato colpito alle spalle da un calcio, in una zona in cui le telecamere non possono riprendere, evidenziando un finale di gara incandescente, dopo essere intervenuto di persona qualche istante prima a bordo campo proprio per calmare gli animi, sedati successivamente da una nota stampa del club lombardo che ha provato a ridimensionare l'episodio.
Cos'è successo nel tunnel post gara: Scola ammonito dalla FIP
Secondo una prima ricostruzione che è stata in gran parte anche confermata da fonti della Pallacanestro Varese, Luis Scola aveva deciso di provare a frenare la rabbia di un finale di incontro ad altissima tensione. Così l'ad di Varese era intervenuto per provare a calmare gli animi in campo, un comportamento che poi gli costerà anche una ammonizione da parte del Giudice Sportivo perché "stazionava non autorizzato, nel tunnel verso gli spogliatoi, ove avea un alterco col personale addetto alla sicurezza dell'impianto", contravvenendo all'articolo 35 del regolamento FIP.
Perché Scola si trovava a bordo campo vicino al tunnel nel finale di Trapani-Varese
Il motivo dell'intervento di Scola a bordo parquet era stato motivato dal fallo tecnico subito a solo un secondo dalla sirena da parte di Taze Moore, semplicemente per aver esultato in maniera eccessiva la schiacciata dell’87-93 a favore di Varese, per poi venir spintonato dal play trapanese Alessandro Cappelletti, a sua volta espulso dopo che gli arbitri avevano rivisto la scena con l’Instant Replay. Successivamente, il parapiglia all'interno del tunnel del PalaShark, con Scola che ha ricevuto un colpo alle spalle da un non ben precisato addetto ai lavori come da referto arbitrale.
La nota della Pallacanestro Varese: "Momento concitato, vissuto con grande intensità emotiva"
Un episodio esecrabile ma che la stessa Pallacanestro Varese ha provato a ridimensionare con una successiva nota stampa ufficiale, apparsa sui social a qualche ora di distanza dal match e dopo che si erano diffuse le prime indiscrezioni sulla vicenda: "L'episodio si è verificato nel contesto di un momento concitato, vissuto con grande intensità emotiva da entrambe le parti. Non si è trattato di nulla di grave, né di nulla che vada oltre le normali tensioni che possono sorgere in situazioni competitive di alto livello".
La polemica di Trapani con la FIP: "Competitività e equità del campionato compromesse"
Ma il clima era rimasto più che teso anche dopo la sirena, in sala stampa dove, il direttore sportivo della Trapani Shark, Valeriano D’Orta, che ha annunciato come il club siciliano stia valutando se partecipare alla partita del prossimo turno a Bologna, in segno di protesta contro la FIP che ha negato al club la possibilità di tesserare l’assistente allenatore Alex Latini, "compromettendo irreparabilmente la sua competitività e l’equità dell’intero campionato". E tirando in mezzo alla polemica la stessa Pallacanestro Varese che nulla centra con la situazione creatasi: "Si è visto anche stasera. In condizioni di normalità avremmo rispettato quelle che sono evidenti differenze di classifica con i nostri avversari".