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La grande umanità dei Detroit Pistons col nuovo tecnico: la moglie ha il cancro, contratto speciale

I Detroit Pistons si sono assicurati uno degli allenatori migliori della NBA, Monty Williams: l’ex coach dei Phoenix Suns sta vivendo un momento molto difficile dal punto di vista personale e la franchigia del Michigan ha inserito dei benefit speciali nel suo contratto.
A cura di Paolo Fiorenza
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Lo scorso 2 giugno Monty Williams è stato nominato allenatore dai Detroit Pistons, impegnati nel difficile compito di ricostruire una squadra che sia competitiva dalle macerie dell'ultimo periodo. La franchigia del Michigan è – numeri alla mano – la formazione più scarsa della NBA: ha concluso la stagione 2022-23 col peggior record tra tutte (17 vittorie e 65 sconfitte), che è anche il secondo peggiore nella loro storia. Si è trattata della prima stagione dei Pistons con almeno 60 sconfitte dal 1993-94, insomma c'è da rimboccarsi le maniche.

Dopo l'ultima partita della regular season, il 9 aprile scorso, Dwane Casey si è dimesso da capo allenatore per unirsi al front office del club ed al suo posto è arrivato l'ex coach dei Phoenix Suns, che l'anno scorso aveva vinto il titolo di allenatore dell'anno. Per convincere Williams, Detroit non ha badato a spese: il contratto firmato dal 51enne è il più ricco nella storia della NBA per un allenatore, 78 milioni e mezzo di dollari garantiti per 6 anni.

Del resto pochi nella Lega – ma anche all'interno della stessa franchigia – pensavano che i Pistons riuscissero ad assicurarsi Williams. Ritenevano infatti che il coach si sarebbe preso un anno di pausa dopo il benservito datogli dai Suns in seguito all'esito negativo degli ultimi playoff nonostante le aspettative altissime generate dalla combo Booker-Durant. Il motivo del pessimismo non era da ricercare nell'eventuale voglia del tecnico di snobbare l'offerta dei Pistons, ma in un suo momento molto difficile dal punto di vista personale.

Williams aveva infatti rivelato che aveva intenzione di prendersi una pausa a causa del fatto che a sua moglie Lisa era stato diagnosticato un cancro al seno durante i playoff giocati da Phoenix. La diagnosi è stata precoce e il tecnico ha detto che questa circostanza potrebbe averle salvato la vita. I Pistons hanno tenuto conto del frangente drammatico nella vita del tecnico e non si sono limitati a fargli la classica offerta irrinunciabile dal punto di vista economico ma hanno aggiunto anche altri benefit proprio riferiti alla sua situazione familiare.

Nel contratto del tecnico sono stati infatti inseriti viaggi in aereo privato verso casa, benefici sanitari per la moglie, assistenza nella ricerca di alloggi e scuole per i suoi figli. Il tutto con l'obiettivo di ridurre l'impatto del suo trasferimento da un punto all'altro degli Stati Uniti mentre la sua famiglia resterà lontana a gestire la situazione di salute della moglie. Gesti non scontati in un mondo in cui il professionismo è portato all'estremo: applausi per la grande umanità mostrata dall'organizzazione da Detroit.

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