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Jalen Hill aveva lasciato il basket a 22 anni, è morto in Costa Rica in circostanze misteriose

L’ex giocatore della franchigia universitaria della California s’era ritirato un anno fa per problemi personali ed era andato in Costa Rica. Ad annunciare il suo decesso è stato il padre ma dietro la vicenda ci sono dettagli sconosciuti e inquietanti come il ritrovamento di resti umani dopo la denuncia per la sua scomparsa.
A cura di Maurizio De Santis
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Jalen Hill, l'ex giocatore di basket è morto all'età di 22 anni in circostanze misteriose. Ad annunciare il suo decesso è stato il padre, George.
Jalen Hill, l'ex giocatore di basket è morto all'età di 22 anni in circostanze misteriose. Ad annunciare il suo decesso è stato il padre, George.

Jalen Hill s'era ritirato dal basket un anno fa. La notizia della morte del 22enne ha sconvolto il mondo dello sport e della pallacanestro americana. Le circostanze del suo decesso non sono ancora chiare, le poche notizie che arrivano sono legate al racconto drammatico del padre, George, condiviso sui social network attraverso Instagram: "È scomparso mentre era in Costa Rica, lo abbiamo appreso di recente".

Le informazione ricevute dalla famiglia sulla sorte del ragazzo alimentano il dramma e un alone di mistero su cosa sia realmente successo. Hill era entrato in Costa Rica il 29 aprile scorso, il 4 agosto era stata denunciata la sua scomparsa e la macchina investigativa s'era messa in moto per reperire tracce, indizi, qualsiasi cosa potesse aiutare a ricostruire una pista per ritrovare il giovane.

A luglio era stato avvistato a San Lorenzo de Tarrazù, l'8 agosto l'Organismo de Investigación Judicial (il dipartimento che dipende dalla Corte Suprema di Giustizia costaricense) annunciò di aver scoperto resti umani ma si riservò di fare ulteriori verifiche prima di confermare che quelle spoglie appartenessero all'ex giocatore. La parole del genitore sembrano togliere ogni dubbio. "Viviamo un momento devastante – ha aggiunto il genitore -. Chiediamo a tutti di avere rispetto del nostro dolore e della grande sofferenza. Pregate per noi".

Resta da capire cosa abbia provocato la sua morte. Qual è stata la sequenza di eventi che ha portato alla tragedia. Quali e quante persone hanno avuto un ruolo nella sua vicenda. Se si è trattato solo di una sciagura oppure c'è anche dell'altro dietro quel viaggio che aveva condotto Hill nel Paese centro-americano.

Dettagli sui quali per ora c'è massimo riserbo, nulla di ufficiale o dirimente. Dettagli che si aggiungono alla narrazione della brevissima carriera del cestista che aveva deciso, nonostante il talento, di dire addio alla palla a spicchi e al suo mondo così in fretta. Il male oscuro che lo tormentava s'era acuito nel periodo più duro della pandemia da Covid e aveva inghiottito i sogni di giovane giocatore che nell'Ucla costruisce, passo dopo passo, la strada che porta a quella NBA che è un po' come salire sul Monte Olimpo e accomodarsi al banchetto degli dei.

Hill è stata una delle prime 100 reclute della Centennial High School di Corona, in California, e ha giocato per gli Ucla Bruins dal 2018 al 2021 prima di abbandonare la squadra a febbraio di un anno fa a causa di una forma di depressione. In realtà si era unito alla rosa nel 2017 ma in quella stagione restò ai margini per scontare la sospensione comminatagli perché sorpreso a rubare assieme ad alcuni compagni di squadra durante una trasferta in Cina.

Jalen Hill aveva giocato con la squadra di Ucla dal 2018 al 2021 poi aveva scelto di ritirarsi.
Jalen Hill aveva giocato con la squadra di Ucla dal 2018 al 2021 poi aveva scelto di ritirarsi.

Mick Cronin, coach della franchigia, è rimasto molto scosso: "La notizia della sua morte è stata straziante". I numeri e il suo rendimento lo avevano reso una delle pedine più in vista: 77 partite (di cui 40 giocate da titolare) con una media di 6,5 punti e 6,4 rimbalzi a partita nella sua carriera universitaria. "La nostra università – si legge nel tweet di Ucla – è profondamente rattristata nell'apprendere della morte dell'ex studente-atleta Jalen Hill. Porgiamo le nostre più sincere condoglianze alla sua famiglia e ai suoi amici in questo momento difficile". Una stella luminosa che s'è spenta troppo in fretta.

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