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Yusra scappò dall’orrore della Siria a nuoto, ora sogna Rio 2016

Nell’agosto 2015 Yusra Mardini trascinò per oltre tre ore un barcone all’isola di Lesbo e portò in salvo venti migranti. Il prossimo agosto la diciottenne siriana prenderà parte ai Giochi Olimpici di Rio 2016 con la squadra dei rifiugiati.
A cura di Alessio Morra
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Meno di un anno fa Yusra Mardini si è tuffata da un barcone, con venti migranti a bordo, che stava affondando nelle acque del Mare Egeo, a bordo c’erano venti migranti, e con una forza impressionante trascinò, assieme alla sorella e a un’altra donna, quel barcone per oltre tre ore. Queste ragazze riuscirono a mettere tutti in salvo sull’isola di Lesbo. Dopo meno di un anno questa coraggiosa ragazza siriana di 18 anni ha saputo che prenderà parte alle Olimpiadi di Rio 2016. La Mardini infatti è stata inserita tra i dieci atleti selezionati dal Cio per formare la squadra dei rifugiati, una novità assoluta per i Giochi che si disputeranno nella metropoli brasiliano dal 5 al 21 agosto.

Yusra è nata e cresciuta a Damasco, lì nel 2012 ha rappresentato la Siria nei FINA World Swimming Championships. Dal suo paese la giovanissima nuotatrice è dovuta scappare durante la guerra civile e lo ha fatto, assieme alla sorella Sarah, dopo che la loro abitazione era stata distrutta da bombardamenti. Nell’agosto 2015 Yusra raggiunge prima il Libano e poi la Turchia, da lì, precisamente da Izmir, sale su una imbarcazione diretta in Grecia con altri venti migranti. Ma quella barca che poteva portare al massimo sette persone e a un certo punto si blocca, resta in balia delle onde in mezzo al mare, ed inizia a imbarcare acqua. Le sorelle Mardini e un’altra donna si tuffano e spingono il mezzo per tre ore fino a raggiungere l’isola greca di Lesbo. Nel settembre 2015 le sorelle Yusra e Sarah si ricongiungono alla famiglia a Berlino, dove attualmente vivono. Poche parole, ma assai significative quelle proferite da Yusra: “Sono felicissima, non posso spiegare quanto sono felice. Quando me lo hanno detto ho pianto”.

Nella squadra dei rifugiati, che è stata selezionata tra quarantatré candidati, ci sono cinque atleti del Sud Sudan, due della Siria, due della Repubblica democratica del Congo e uno dell’Etiopia. Durante la cerimonia inaugurale questi dieci sportivi sfileranno sotto la bandiera olimpica ed entreranno prima della squadra del paese ospitante. Yusra Mardini e Ramis Anis saranno impegnati nel nuoto, mentre Yolande Bukasa Mabika e Popole Misegna parteciperanno alle gare di judo. Yonas Kind invece prenderà parte alla Maratona. Mentre altri cinque atleti saranno in corsa nelle gare dei 400 e dei 1500 metri.

Yusra Mardini prenderà parte alle Olimpiadi con la squadra dei rifiugiati.
Yusra Mardini prenderà parte alle Olimpiadi con la squadra dei rifiugiati.
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