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“Voglio l’ultima frazione”, “Il più forte corre la seconda”: staffetta bollente tra Jacobs e Tortu

Marcell Jacobs è l’uomo più veloce del pianeta, come sancito dalla trionfale finale dei 100 metri vinta alle Olimpiadi di Tokyo, ed ora vuole veder riconosciuta la propria superiorità anche in Italia, rivendicando il ruolo di ultimo frazionista della staffetta, che appartiene a Filippo Tortu. Ma non sarà semplice scalzare il sardo, anzi tutt’altro.
A cura di Paolo Fiorenza
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Marcell Jacobs ha ripreso ad allenarsi a Roma esattamente due mesi dopo il trionfo olimpico nella finale dei 100 metri, cui sarebbe seguito a distanza di 5 giorni il successo altrettanto clamoroso nella staffetta 4×100: due medaglie d'oro che hanno scritto a caratteri cubitali il nome del velocista di Desenzano nella storia dello sport italiano. Una prova mostruosa che non solo ha schiantato la concorrenza su scala planetaria, ma ha anche invertito i rapporti di forza nella velocità azzurra: fino a qualche mese fa infatti era Filippo Tortu, cronometro alla mano, il numero uno italiano.

E Jacobs ora non nasconde che questa nuova graduatoria interna dovrebbe tradursi anche in un cambio nella staffetta, che ha in Lorenzo Patta (primo frazionista) e Faustino Desalu (terzo) gli altri due componenti d'oro. "Voglio correre la quarta frazione, perché la gloria se la prende l'ultimoha detto qualche giorno fa lo sprinter nato ad El PasoFino all'anno scorso il più forte era Filippo Tortu, quindi era giusto che l'onore toccasse a lui, ma adesso i ruoli si sono invertiti e chiederò di invertire anche le posizioni in pista".

Una bella gatta da pelare per Filippo Di Mulo, responsabile della velocità nell'atletica leggera italiana. Il ‘prof' catanese tuttavia ha le idee chiare sulla questione e non vuole farsi tirare per la giacchetta da nessuno: le decisioni tecniche sono di sua esclusiva pertinenza. "La seconda frazione fa la differenza per l'oro visto che si percorrono più metri. Per questa ragione ha più senso sfruttare l'atleta più forte. Tra l'altro Jacobs si trova bene a gestire due cambi. Marcell è bravo e sveglio nel passaggio del testimone", spiega Di Mulo a Tuttosport.

Il tecnico azzurro è già proiettato alla prossima stagione e ritiene che la nostra staffetta possa fare ancora meglio di Tokyo: "Un doppio impegno come Mondiali ed Europei a distanza di tre settimane non è banale. Conto di fare i primi raduni allargati a novembre. Penso che possiamo allungare il cambio tra Desalu e Tortu. In Giappone abbiamo preferito non rischiare troppo, ma c'è ancora del margine. L'Italia può andare ancora più veloce". Con la medesima successione di frazionisti, dunque: Patta, Jacobs, Desalu e Tortu. Squadra che stravince non si cambia. Con buona pace delle aspirazioni del campione olimpico dei 100 metri.

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