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Uragano Sandy, annullata la Maratona di New York

La Grande Mela è ancora in ginocchio. E il sindaco Bloomberg decide di annullare l’evento sportivo previsto domenica, con oltre 47mila atleti pronti a partire.
A cura di Redazione
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New York And New Jersey Continue To Recover From Superstorm Sandy

Doveva essere il segnale di una New York pronta a ricominciare ad essere il cuore pulsante del mondo occidentale, ma troppi sono ancora i problemi, troppi i disagi, troppe le morti da piangere a causa del devastante uragano Sandy. E così alla fine il sindaco di New York Michael Bloomberg ha ceduto ed ha annullato la maratona di New York per la prima volta nella storia. Domenica prossima, dunque, non si correrà. Nella Grande Mela ha prevalso la linea coloro che ritenevano di dover concentrare tutte le energie nei soccorsi per chi ne ha bisogno. Non si replica, dunque, lo scenario che nel 2001 vide correre migliaia di maratoneti a 2 mesi dall'11 Settembre: stavolta è ancora troppo presto e Bloomberg non potrà in questo, imitare Rudolph Giuliani che volle con forza far correre la maratona "per unire la gente".

Del resto l'impatto oggi a New York è terribile: si sarebbe corso il rischio di far svolgere uno dei più grandi eventi mediatici e sportivi del pianeta con uno sfondo di sfollati e disperati e le macerie dell'uragano sullo sfondo. Anche in questo caso, però, non sono mancate le polemiche molti di coloro che si erano iscritti alla gara e che accusano il sindaco di aver deciso solo all'ultimo minuto, quando praticamente era tutto pronto.
Alla maratona quest'anno erano attesi oltre 47mila atleti, per percorrere i 42,195 chilometri della gara, che risale al 1970, quando nacque in sordina, con soli 127 partecipanti.
Mary Wittenberg, presidente della New York Road Runner (Nyrr), il comitato organizzatore, aveva affermato che erano stati elaborati piani di emergenza con il ricorso ad un maggior numero di ditte private per la gestione della gara per ridurre il peso sui servizi pubblici. Ma ciò non è bastato: scrive il New York Times, che la maggioranza dei newyorchesi riteneva fosse di cattivo gusto correre lungo un percorso che, snodandosi nei cinque distretti della città, sarebbe passato accanto a migliaia di persone che soffrono per le distruzioni inflitte dalla forza della natura.

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