Tom Brady svela che il suo cane è un clone di quello defunto: ma Junie non sarà mai Lua

Tom Brady ha un nuovo cane, anzi una cagnetta, Junie, che è il clone della sua cagnetta precedente, Lua, morta nel 2023. È stato il 48enne leggendario quarterback, vincitore di sette Super Bowl nella NFL, a svelare come la biotecnologia gli abbia dato una copia perfetta del suo adorato animale domestico. Un clone di un animale (l'antesignano fu la pecora Dolly nel 1996) è un individuo geneticamente identico all'originale, ottenuto attraverso tecniche che replicano il DNA dell'animale donatore. È quindi un "gemello" non naturale. E tuttavia se Tom sperava di riavere indietro la sua Lua sotto altre spoglie, questo non è possibile: la nuova cagnetta Junie non sarà mai Lua.
Tom Brady annuncia di aver clonato con successo la sua cagnetta morta: "Mi hanno dato una seconda possibilità"
La rivelazione di Brady è contenuta in una dichiarazione rilasciata da una società in cui è investitore, Colossal Biosciences, una start-up biotecnologica che ha appena acquisito un'altra azienda di clonazione animale, Viagen Pets and Equine, specializzata in preservazione genetica di animali domestici e equini. "Amo i miei animali, sono tutto per me e la mia famiglia – ha detto l'ex giocatore di New England Patriots e Tampa Bay Buccaneers – Qualche anno fa, ho collaborato con Colossal e ho sfruttato la loro tecnologia di clonazione non invasiva attraverso un semplice prelievo di sangue dal cane della nostra famiglia prima che morisse. Nel giro di pochi mesi, Colossal ha dato alla mia famiglia una seconda possibilità con un clone del nostro amato cane".

Si trattava di un incrocio di pitbull. Lua era stata adottata da Brady e dalla sua ex moglie, Giselle Bundchen, molti anni prima che i due divorziassero nel 2022. La cagnetta è morta nel 2023 e Tom ha cercato in qualche modo di farla rivivere facendola clonare. E in effetti Junie è una copia di Lua, ma solo dal punto di vista dell'aspetto esteriore. A mancare è tutto il resto, ovvero la parte comportamentale, emotiva ed empatica della cagnetta. Nè potrebbe essere diversamente.
Da quando negli anni '90 fu clonata la pecora Dolly (il primo mammifero a essere stato clonato con successo da una cellula adulta), vivendo poi per sette anni, decine di animali sono stati clonati utilizzando gli stessi princìpi di base. Nel 2005 ricercatori sudcoreani annunciarono di aver clonato un cane per la prima volta. In uno studio del 2022 su mille cani clonati, si è scoperto che circa il 2% dei tentativi di clonazione ha portato alla nascita di un cucciolo vivo. Sebbene circa 20 cani clonati siano morti poco dopo la nascita, i ricercatori non hanno riscontrato altri casi di morte prematura o aumento dei tassi di malattia.

Secondo il ‘listino prezzi' di Viagen, preservare il patrimonio genetico di un animale domestico costa 1600 dollari, mentre la clonazione di cani e gatti costa 50mila dollari (43mila euro al cambio). Anche Barbra Streisand si è avvalsa dei servizi della società di clonazione appena acquisita dall'azienda di cui è partner Brady, iniziando il processo di clonazione della sua cagnolina Samantha quando quest'ultima era in fin di vita, una perdita che la stava "devastando".
Perché Junie non sarà mai come Lua pur assomigliandole parecchio
Anche la vincitrice dell'Oscar tuttavia, così come Brady, ha avuto una cagnolina somigliante in tutto e per tutto a quella precedente, ma non l'amata compagna dei suoi giorni. La clonazione infatti non ‘resuscita' una personalità, ma crea solo un gemello genetico. Il comportamento di un cane, ad esempio, è determinato sia dalla natura che dal contesto ambientale e dall'educazione. Quindi, nel caso dell'ex quarterback, Junie può anche assomigliare a Lua, ma certamente non ricorda nessuna delle loro vecchie abitudini o esperienze condivise. Anzi, potrebbe sviluppare un carattere tale per cui potrebbe anche non legarsi a Brady.
Secondo Samuel Gorovitz, professore di filosofia alla Syracuse University e specializzato in etica medica, il rischio maggiore nella clonazione animale è "l'autoinganno", ovvero illudersi che la copia sia come l'originale da tutti i punti di vista: "Quel nuovo animale domestico non sarà l'amato animale precedente. Nella migliore delle ipotesi, sarà simile in alcune caratteristiche importanti".