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Squalificano il cavallo sbagliato, in fumo 35 mila euro di scommesse: la causa dell’errore è grottesca

“I commissari di gara hanno fatto un pasticcio”, a spiegarlo è il direttore delle corse dell’ippodromo in New Mexico. Cosa ha provocato quell’errore? Il retroscena è clamoroso.
A cura di Maurizio De Santis
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Il momento della partenza della corsa di cavalli: è qui che i commissari di gara fanno confusione.
Il momento della partenza della corsa di cavalli: è qui che i commissari di gara fanno confusione.

Provate a immaginare di essere ‘er pomata' e trovarvi aggrappato alla staccionata con lo scontrino della scommessa in mano. Avete puntato su un cavallo sicuro e vinto ma a un tratto la vostra puntata viene annullata perché i commissari di gara hanno visto qualcosa di irregolare, salvo scoprire in un secondo momento che la corsa era quella sbagliata e che in realtà l'irregolarità c'era stata ma faceva riferimento a un altro concorrente. In buona sostanza, la sorte s'è messa di traverso anche contro di voi tirandovi un brutto scherzo.

È per questa ragione che in un ippodromo del New Mexico, negli stati Uniti, gli scommettitori hanno visto andare in fumo un totale di 36 mila dollari (circa 34 mila e rotti in euro) in giocate per quell'incredibile errore commesso dagli steward.

Tutte le puntate sono andate in fumo: le somme giocate erano nel complesso 34 mila euro.
Tutte le puntate sono andate in fumo: le somme giocate erano nel complesso 34 mila euro.

Cosa è successo e qual è stata la causa di quella decisione che s'è rivelata un clamoroso abbaglio? "Hanno guardato il replay sbagliato", è stata la spiegazione fornita dal sito paulickreport.com che – citando una fonte anonima – ha portato alla luce il retroscena sullo scambio d'identità e la confusione dei filmati analizzati. La manovra illecita c'è stata ma era quella di un evento differente: nessuno dei giudici però se n'è accorto in tempo. Il cavallo che era stato accusato di aver fatto interferenza e ostacolato l'avversario era un altro rispetto a quello squalificato.

"Hanno fatto un pasticcio", è stata la prima riflessione del capo delle corse facendo sapere come gli stessi steward avessero subito ammesso di aver commesso un errore, assumendosene la responsabilità. "Si sono presi la colpa fin dall'inizio – ha aggiunto -. Nonostante ciò, dobbiamo delle scuse al pubblico delle scommesse che ha effettuato puntate su questa gara".

Una svista grottesca giustificata solo in parte dal caos che s'era generato per quanto successo nella gara precedente: un cavallo che era uscito dagli stalli s'era scontrato con un altro corridore provocando una sorta di reazione a catena, un'onda di disturbo che s'è propagata pregiudicando la performance dei fantini e degli stessi animali cavalcati.

La domanda adesso è una sola: chi pagherà per questo errore? Ci sarà un rimborso? È quello che si chiedono gli scommettitori che si ritrovano con le tasche più ‘leggere' e una bolletta strappata… oppure mangiata perché la ‘mandrakata' è andata malissimo.

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