Salto in alto in lutto: morta Iolanda Balas conquistò 14 record mondiali

Se ne è andata a 79 anni, quasi dimenticata dall'Atletica leggera, forse per il suo ritiro prematuro e sospetto avvenuto nel 1967, anno in cui si decise di introdurre per tutti gli atleti il controllo cromosomico e molti campioni di levatura mondiale decisero improvvisamente di ritirarsi dall'attività agonistica. Ma la storia resta e Iolanda Balas ha scritto comunque pagine indimenticabili del salto in alto, diventando a cavallo degli anni 50 e 60 un'autentica icona della disciplina conquistando ben 14 record mondiali.
La prima volta che la Balas salì all'onore delle cronache fu nel 1961 quando a Bucarest, città natale, riuscì a conquistare il primo dei suoi 14 record del mondo portando il primato di salto in alto da 1.75 a 1.91. Un primato che è rimasto al vertice per 10 anni. Ma il clou della sua carriera lo raggiunse qualche anno più tardi quando ha vinto due medaglie d'oro olimpiche, a Roma nel 1960 con 1.85 staccando la seconda, la britannica Dorothy Ada Shirley, di ben 14 centimetri, e ripetendosi quattro anni dopo a Tokyo. Anche agli Europei Iolanda Balas ottenne due successi: il primo nel 1958 e il secondo nel 1962, più una medaglia d'argento conquistata nel 1954.
Considerata una autentica eroina nazionale in Romania, chiusa la parentesi con l'agonismo e le gare ufficiali, la Balas era rimasta nel mondo dell'atletica e si era impegnata come giudice di gara e dirigente guidando in seguito la Federazione di atletica della Romania dal 1988 al 2005. Oltre ai 14 record mondiali, i due oro Olimpici, la Balas è anche detentrice di un altro personalissimo primato: un'imbattibilità durata 140 gare consecutive, in undici anni, cominciata nel 1957 e conclusasi solamente nel '68 quando oramai aveva deciso di ritirarsi dalle scene dell'atletica internazionale.