La tempesta rende le condizioni impossibili, ma l’Ironman si svolge lo stesso: due atleti annegano

Tragedia nel mondo dell'Ironman, in Irlanda, dove durante la prova di nuoto nelle acque vicino a Cork, due atleti hanno perso la vita. La gara di triathlon non aveva mai ottenuto l'autorizzazione dalle autorità a causa delle avverse condizioni metereologiche per il sopraggiungere della tempesta Betty, ma si è svolta ugualmente. E ora si è aperta un'indagine federale.
I due atleti che non sono riusciti a risalire la corrente domenica pomeriggio e sono annegati nella prova di nuoto inghiottiti dalle onde del mare irlandese erano Brendan Wall, irlandese di 44 anni, e Ivan Chittendon, 64enne di Toronto. Per entrambi non c'è stato nulla da fare: le condizioni erano già estreme per l'incombente tempesta Betty e i soccorsi non hanno potuto evitare il dramma.
Un dramma che poteva tranquillamente essere evitato se gli organizzatori dell'Ironman avessero seguito le direttive di Triathlon Ireland , la Federazione irlandese che aveva effettuato un sopralluogo confermando che non vi fossero le condizioni per poter praticare la tappa di Ironman. Tuttavia, la gara si è svolta regolarmente domenica 20 agosto, con le tragiche conseguenze che ora hanno spinto le autorità ad aprire un'inchiesta.

L'evento, che prevedeva un mezzo triathlon per un totale di 113 chilometri suddivisi in tre prove: 1.9 km a nuoto, 90 km in bici e 21 km di corsa, era stato spostato precedentemente da sabato a domenica proprio per l'incombere della tempesta Betty che aveva reso inagibili le acque al largo della spiaggia di Claycastle, vicino alla cittadina di Youghal, nella Contea di Cork. Poi, la decisione ufficiale da parte della Federazione irlandese, proprio domenica mattina, in un ultimo sopralluogo: "A causa delle condizioni avverse, i funzionari tecnici hanno confermato agli organizzatori della gara, l'Ironman Ireland, che non era possibile approvare il regolare svolgimento".
Un avvertimento completamente ignorato e che ha così portato ad una tragedia assurda. Di fronte alla morte dei due atleti, in una nota ufficiale il CEO di Triathlon Ireland Darren Coombes ha sottolineato che "a fronte di quanto accaduto c'è un'indagine in corso. I nostri pensieri continuano ad essere rivolti alla famiglia e agli amici dei due atleti deceduti" continua il comunicato "Stiamo fornendo assistenza continua alle loro famiglie e continueremo a offrire loro il nostro sostegno mentre attraversano questo momento molto difficile".