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Jake Pollard perde il 100simo combattimento: “C’è una sensazione che è meglio della vittoria”

Il 33enne pugile inglese Jake Pollard ha raggiunto la non invidiabile cifra di 100 sconfitte da professionista, con una sola vittoria all’attivo: “Ma credo ancora in me stesso. E molti incontri in realtà li avevo vinti…”.
A cura di Paolo Fiorenza
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Per Jake Pollard non è solo lavoro, anche se certamente i soldi che si mette in tasca per farsi menare sul ring fanno la loro parte, permettendogli di sbarcare il lunario da padre di famiglia. Ma in questo pugile 33enne inglese, che ha raggiunto il ragguardevole ‘record' di 100 sconfitte da professionista, sicuramente arde anche – e ancora, pur dopo tutte le mazzate ricevute – la passione per la boxe. Lo si capisce bene dalle dichiarazioni fatte dopo l'ultimo combattimento perso da Pollard (categoria superpiuma) sabato sera alla ‘O2 Arena' di Londra: "C'è una sensazione che è meglio della vittoria per noi veterani, ed è quando sei sul ring con un potenziale campione che ha fatto un ritiro per prepararsi, ha sponsor, nutrizionisti e tutto il resto che si può desiderare, e sta davvero facendo del suo meglio per farti fuori, ma al gong finale sei ancora in piedi, avendo incassato il meglio che possono offrire. Quella sensazione è incredibile, meglio di una vittoria".

Il record disastroso di Jake Pollard nel pugilato professionistico: 100 sconfitte e una sola vittoria

Forse Pollard esagera, forse vorrebbe rivivere almeno un'altra volta il dolce sapore dell'arbitro che gli alza il braccio dopo aver vinto: a lui è capitato solo una volta in tutta la carriera (il suo record adesso è 1-100). Jake stavolta è andato KO con Hassan Ishaq, nel sottoclou dell'attesissimo match dei pesi massimi tra Joseph Parker e Fabio Wardley (vinto da quest'ultimo per KO tecnico all'11simo round). Pollard – che nella vita fa anche il maniscalco nello Yorkshire, ovvero si occupa della ferratura dei cavalli – è finito al tappeto al secondo round quando se la stava giocando a viso aperto come sempre: dopo aver assestato due destri al volto dell'avversario, è stato colpito in pieno da un montante che gli ha spento le luci. Inevitabile la decisione dell'arbitro, che ha posto fine all'incontro.

Jake Pollard picchiato senza pietà da Hassan Ishaq sul ring di Londra: il 33enne ha perso per KO al secondo round
Jake Pollard picchiato senza pietà da Hassan Ishaq sul ring di Londra: il 33enne ha perso per KO al secondo round

È la 51 sconfitta consecutiva per Pollard: la sua unica vittoria, contro Louis Smithson (che poi si è preso la rivincita battendolo), era infatti arrivata proprio nel suo 50simo combattimento, due anni fa. Jake non è uno di quei mestieranti del ring che fa giusto contorno, magari andando giù al primo pugno: il suo record disastroso nel pugilato si spiega anche con la sua disponibilità ad affrontare avversari più giovani e lanciati verso una carriera potenzialmente luminosa, accettando inoltre match a distanza ravvicinata. Nel 2025 Jake ha disputato e perso ben 17 incontri , di cui 4 solo in questo mese di ottobre, con altri 3 che già sono in programma nelle prossime settimane.

Jake vede per la 100sima volta in carriera l’arbitro alzare il braccio del suo avversario
Jake vede per la 100sima volta in carriera l’arbitro alzare il braccio del suo avversario

Il 33enne maniscalco non molla: "Credo ancora in me stesso. Molti incontri in realtà li avevo vinti…"

È il mondo meno conosciuto dei combattimenti che servono a ‘rimpolpare' le serate di boxe incentrate su uno o due match di cartello. "Questo è un momento molto difficile della mia carriera, ma credo ancora in me stesso – ha detto Pollard dopo l'ultima sconfitta – Non è stato molto diverso per me, è stato solo un altro giorno in ufficio. Non fraintendetemi, è stato bello dire a mio figlio che avevo vinto per una volta, ma ci sono stati molti altri incontri che la gente pensava avessi vinto, o almeno pareggiato, e i giudici non mi hanno nemmeno dato un round vinto. Ciò nonostante, mi sono divertito, e tutti e due abbiamo lasciato il ring senza gravi infortuni: questa è la cosa più importante per me. C'è un detto tra noi veterani: devi mandarli KO per ottenere un pareggio", ha aggiunto per far capire come quelli come lui partano decisamente svantaggiati nella percezione dei giudici.

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