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Il pugile che mise KO Mike Tyson combatte ancora: è uno spettacolo triste, appelli per farlo smettere

Il 52enne ex campione britannico dei pesi massimi Danny Williams continua a combattere per necessità: uno spettacolo molto triste. Si moltiplicano gli appelli per fermare colui che riuscì a mettere KO Mike Tyson.
A cura di Paolo Fiorenza
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Danny Willliams ha compiuto 52 anni lo scorso luglio e combatte ancora sul ring: la condizione fisica del pugile inglese non è neanche disastrosa, tuttavia l'età non solo lo espone a cattive figure contro atleti più giovani, ma ne mette a repentaglio la salute ogni volta che sale sul ring. Williams, soprannominato ‘Brixton Bomber' e amatissimo dai tifosi britannici dopo la grande vittoria per KO su Mike Tyson del 2004, prende ormai tantissimi pugni in ogni combattimento e anche la sua ultima esibizione ha seguito questo triste copione, dando vita all'ennesimo spettacolo che fa male al cuore. È chiaro che Danny continua a farlo per soldi, nonostante gli appelli ripetuti affinché appenda i guantoni al chiodo.

Danny Williams fermato dopo un round contro Tony Conquest: il 52enne pugile inglese combatte per necessità

Qualche giorno fa, Williams – due volte campione britannico dei pesi massimi – ha affrontato a Colchester l'ex campione del Commonwealth dei pesi massimi leggeri, il 41enne Tony Conquest. Il pugile londinese non è riuscito a mettere a segno alcun colpo di rilievo, incassando al contrario alcuni pugni molto pesanti che lo hanno fatto barcollare.

Verso la fine del primo round Williams sembrava stordito dopo un duro colpo alla testa, il KO non è arrivato solo perché è suonato il gong. Ma quando Williams si è seduto al suo angolo, l'arbitro ha deciso immediatamente che non poteva continuare e ha decretato la fine dell'incontro, che era un ‘unlicensed bout', ovvero un combattimento non autorizzato da alcuna organizzazione pugilistica, senza sigle (e si capisce bene il perché, visto che nessun ente di buon senso potrebbe avallare qualcosa di così pericoloso e poco sportivo nel senso più autentico del termine).

Il momento di gloria di Williams: il KO rifilato nel 2004 a Mike Tyson

Williams affrontò Tyson, che era di 7 anni più vecchio, 21 anni fa a Louisville nel Kentucky: Danny mise KO al quarto round un ‘Iron Mike' ormai a fine carriera. ‘Dynamite Dan' (altro suo soprannome per la potenza dei pugni) detiene ora un record di 55 vittorie e 33 sconfitte su 89 incontri, in una carriera professionistica iniziata ben 30 anni fa, nel 1995.

Chiunque può percepire quanto sia triste e rischioso vedere un veterano come lui ancora sul ring. Non bisogna scavare neanche tanto a fondo per trovare un quadro abbastanza chiaro di difficoltà finanziarie che lo spingono a non mollare. Williams ha ammesso già nel 2008 di essere un "combattente finito", eppure di continuare a boxare per pagare le bollette e gli studi della figlia. Nonostante i guadagni passati, come il grosso assegno per il match con Tyson, ha avuto problemi a gestire i soldi e a mantenere la famiglia, finendo per combattere per necessità.

Nel 2020, la community del pugilato era così preoccupata per Williams da lanciare una raccolta fondi per mettere assieme 100mila sterline e convincerlo a ritirarsi definitivamente, ma ha raggiunto solo l'1% dell'obiettivo. Lui poco dopo ha ripreso a combattere e continua tuttora. Molti lo definiscono "il caso più triste del pugilato britannico", con petizioni e appelli per fermarlo, ma lui va avanti e non sembra avere intenzione di ritirarsi.

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